Economia e Lavoro
25 Gennaio 2020
Raggiunta l'intesa con i sindacati, chi ha tre anni di anzianità a tempo determinato può aspirare al contratto a tempo indeterminato

Riparte la stabilizzazione nel comparto sanitario regionale

di Daniele Oppo | 2 min

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Buone notizie per i precari impiegati nella servizio sanitario regionale: chi, al 31 dicembre dello scorso anno, ha maturato tre anni di anzianità a tempo determinato può aspirare ad avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Dopo il confronto sindacale è arrivata l’intesa tra Regione Emilia Romagna e Cgil-Cisl e Uil all’interno delle linee guida del patto per il lavoro che per la stabilizzazione dei dipenti, soprattutto dopo gli aggiornamenti contenuti nella finanziaria e del decreto Milleproroghe sul ‘decreto Madia’.

“L’intesa ha l’obiettivo qualificante di realizzare politiche occupazionali dirette a favorire l’acquisizione di condizioni lavorative continuative e stabili, che contribuiscano alla qualità della vita dei lavoratori e al contrasto delle forme di precarizzazione del lavoro oltre che di migliorare la qualità dei servizi garantendo il mantenimento in servizio di persone che hanno acquisito esperienza e competenze nel nostro servizio sanitario regionale”, affermano Marco Blanzieri della Fp-Cgil, Davide Battini della Cisl-Fp e Paolo Palmarini della Uil-Fpl.

Dopo le elezioni continuerà il confronto sindacale per la messa in opera delle procedure aziendali finalizzate a stabilizzare i precari. I sindacati, nel frattempo, invitano i lavoratori a rivolgersi a loro per la verifica preliminare dei requisiti.

“Stiamo proseguendo il confronto a seguito dell’accordo regionale del 26 novembre per dare maggiore risorse al comparto, garantire i processi di verticalizzazione con procedure selettive interne e strutturare il lavoro agile come misura di conciliazione”, concludono Blanzieri, Battini e Palmarini.

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