“Non abbiamo paura che l’incontro possa diventare uno scontro, anzi invitiamo i risparmiatori traditi e tutti i cittadini a partecipare per dire la loro”. Non teme il confronto il consigliere comunale del M5S Tommaso Mantovani che venerdì 10 gennaio ha invitato a Ferrara il candidato alla presidenza della Regione Simone Benini e i parlamentari pentastellati Raphael Raduzzi, Alvise Maniero e Davide Zanichelli per incontrare gli azzerati Carife e tutti i cittadini ferraresi vittime del bail-in.

I tre membri della commissione finanze della Camera faranno il punto della situazione venerdì alle 18.30 al bar Gallery. “Siamo in un momento epocale della vicenda dei 32mila azzerati – spiega Mantovani – con la conferma del risarcimento al 95% per gli obbligazionisti e al 30% per gli azionisti. Crediamo sia un buon risultato, un obiettivo raggiunto”.

Un risultato raggiunto con fatica e con qualche sassolino nella scarpa, che per il grillino è arrivato il momento di togliersi: “Il fondo risarcimento era già stato messo in finanziaria nel 2019 dall’allora ministro Tria, ma qualcuno aveva preferito far saltare tutto ad agosto e chiedere pieni poteri ma qualcun altro, Conte, ha firmato subito il decreto ministeriale e ora tutto viene confermato. L’iter è stato seguito dal nostro parlamentare Villarosa mentre altri colleghi della Lega, come Bitonci, non sono stati così fattivi nel seguire tutte le fasi”.

Saranno d’accordo i rappresentanti dei Risparmiatori Traditi, Azzerati Carife e Amici di Carife? Milena Zaggia, Katia Furegatti e Marco Cappellari incontreranno oggi i tecnici del Consap per discutere i termini del rimborso, e sono invitati venerdì a dare aggiornamenti all’ex Borsa.

Per l’occasione, il candidato presidente Benini illustrerà i risultati ottenuti con i fondi del microcredito che “grazie alla decurtazione ai consiglieri regionali ha permesso di avviare ben 631 aziende emiliano romagnole” rendiconta il candidato consigliere Claudio Fochi, che propone di “quintuplicare lo stanziamento, da 2 a 10 milioni di euro, per il fondo regionale dedicato alle piccole e medie imprese”.

La tappa elettorale dell’aspirante presidente Cinque Stelle comincerà poche ore prima, alle 15.30, ad Argenta dove la deputata Stefania Ascari, principale redattrice del Codice Rosso, spiegherà a che punto sia la legge a tutela delle donne. Ma non solo: durante l’incontro pubblico “Vittime e colpevoli” al bar Italia, si parlerà anche di altre battaglie del movimento: “Supporto emotivo per le vittime di violenza, azzardopatia inserita tra le priorità del programma sulla sanità, cohousing per abbattere i costi dell’assistenza agli anziani”.

La campagna elettorale entrerà nel vivo venerdì 17 – “non siamo superstiziosi” ironizzano i Cinque Stelle – con il tour di Benini tra Ferrara, Codigoro e Comacchio per affrontare questioni preminenti come lo smaltimento dei rifiuti e temi ambientali legati al Parco del Delta del Po. Sarà l’occasione per ricordare alcuni punti del programma elettorale come lo stop alle trivelle, obiettivo rifiuti zero, dismissione degli inceneritori, applicazione della tariffa puntuale, revisione appalti Atersir “contro lo strapotere di Hera”. E ancora legge regionale per l’acqua pubblica, incentivi per auto elettriche e mobilità sostenibile, piantumazione di un albero per ogni cittadino emiliano-romagnolo.

Ma la “notizia del giorno” Mantovani la tiene in serbo alla fine della conferenza stampa convocata d’urgenza in municipio. “La commissione sanità e ambiente, che come presidente avevo convocato il 21 gennaio con il sindaco per analizzare il futuro della Cittadella San Rocco, salterà perché uno dei dirigenti delle due aziende sanitarie è impossibilitato a partecipare”.

“La volontà era strappare promesse e proposte prima delle elezioni, ma rimanderemo a febbraio con la determinazione di sempre per l’implementazione della continuità assistenziale e creazione del punto bianco di primo intervento in Giovecca. Bisogna assolutamente decongestionare il Pronto Soccorso di Cona al collasso, al costo di chiamare Gino Strada con Emergency” è l’ultima provocazione del grillino.