Bondeno
20 Dicembre 2019
Intervento dei volontari e del nucleo Saf sul campanile della chiesa di San Giovanni Battista, oggetto di un cantiere post sisma. Anche il manufatto verrà restaurato

Vigili del fuoco ad alta quota per salvare la croce pericolante

di Elisa Fornasini | 2 min

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Bondeno. A penzoloni sulla guglia della chiesa per salvare l’antico crocifisso. Non è certo un intervento da tutti i giorni quello eseguito dal distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bondeno in collaborazione con il nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale) del comando provinciale di Ferrara sul campanile della chiesa di San Giovanni Battista.

La rimozione della croce pericolante, su richiesta del Comune di Bondeno, si è rivelato un intervento complesso per via dell’altezza: il simbolo religioso, collocato a 35 metri di altezza, ha richiesto l’arrivo di una gru impressionante, con il braccio della macchina lungo ben 64 metri, che ha portato due vigili del fuoco in quota.

Un intervento ad alta quota, quello nel primo pomeriggio di giovedì, resosi necessario per mettere in sicurezza la croce che altrimenti avrebbe rischiato di crollare sugli operai, al lavoro per l’imponente cantiere di ricostruzione post sisma in atto nella chiesa, inagibile dal terremoto del 2012.

È stato il caporeparto Erasmo Bovina, responsabile nel nucleo Saf, a calarsi dal cestello per tagliare con il flessibile la base di ferro che sorreggeva il manufatto, sotto l’occhio vigile del personale del distaccamento volontario matildeo e del caposquadra Federico Botton del comando provinciale estense.

Con i ‘piedi per terra’ è rimasto il sindaco del Comune di Bondeno Fabio Bergamini che ha seguito i lavori insieme al parroco don Andrea Pesci, all’architetto Caselli e a un capannello di curiosi che dalle 14.30 alle 15.30 si sono fermati con il naso all’insù per osservare le operazioni, svolte con grande professionalità anche dal manovratore della gru che ha centellinato in maniera perfetta la distanza dalla cupola.

Ora la croce è stata consegnata a una ditta di San Felice sul Panaro per le necessarie opere di restauro. Il cantiere della chiesa, invece, dovrebbe durare un anno e quindi i vigili del fuoco si aspettano una chiamata entro il 2020 per ricollocare la croce al suo posto originario, prima dell’inaugurazione della pregiata chiesa, che sorge ai margini dell’argine maestro del Panaro.

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