La Guardia di Finanza scoperchia un canale parallelo e illecito per il trasferimento di denaro gestito da una coppia di cittadini nigeriani all'interno del proprio negozio
Dopo aver litigato lui si è steso sul divano a riposare. Me per lei la questione non era ancora finita, tanto che ha iniziato a urlargli contro e gli ha scaraventato addosso un piatto da cucina
"Oggi posso informare i cittadini che la Procura della Repubblica ha archiviato la denuncia, riconoscendo che il mio intervento rientrava pienamente nelle prerogative del mio mandato e non conteneva alcuna espressione diffamatoria". Sono parole dell'ex consigliera comunale Anna Ferraresi dopo la querela che le era arrivata da Alessandro Sartini, titolare dell'azienda Sartini Grandi Impianti, a seguito di un'interrogazione, depositata il 26 febbraio 2024
In Italia senza fissa dimora e originario dell'Est Europa era stato condannato negli scorsi anni per reati contro il patrimonio commessi in Veneto e in particolare per furti e ricettazione di rame
È stato portato in carcere Matteo Nocera, il 44enne infermiere indagato per le morti dell'83enne Antonio Rivola e della 90enne Floriana Veronesi, i due anziani che - lo scorso settembre - avevano perso la vita all'ospedale Mazzolani-Vandini di Argenta, dove erano ricoverati nel reparto di Lungodegenza Post-Acuzie Geriatrica Riabilitativa
Guida senza casco, soste vietate e corse a doppio passeggero: sono oltre novecento le sanzioni elevate sul territorio comunale di Ferrara dal Corpo di Polizia Locale Terre Estensi a carico degli utenti della strada che si spostano con il monopattino elettrico
Due persone di nazionalità nigeriana, marito e moglie di 42 e 39 anni, che gestiscono un negozio etnico in zona Gad, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Ferrara per aver di fatto gestito una banca abusiva.
Nel corso delle operazioni, i finanzieri hanno trovato e sequestrato all’interno del minimarket denaro contante per 70mila euro, in banconote di vario taglio, nascosti negli interni d’arredo del negozio, suddivisi per singolo cliente “risparmiatore” e custoditi in buste di plastica.
La perquisizione, disposta dalla Procura di Ferrara, ha consentito di trovare, oltre all’ingente somma di denaro, anche una vera e propria contabilità della gestione dei risparmi. I due, che risultano avere precedenti rispettivamente per uso di documenti falsi e possesso di stupefacenti, sono stati denunciati per abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento.
Le indagini, svolte dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Ferrara, hanno preso avvio dall’analisi di flussi finanziari connessi all’approfondimento di numerose segnalazioni di operazioni sospette, inviate dall’Unità di Informazione Finanziaria (Uif. della Banca d’Italia, nei confronti dei due soggetti.
Nello specifico, le investigazioni delle fiamme gialle hanno permesso di rilevare movimentazioni finanziarie per circa 600mila euro tra 2017 e 2019 a favore dei due soggetti, con versamenti di denaro su cinque carte di credito ricaricabili a loro intestate e successivi prelievi in contanti.
Sono in corso ulteriori accertamenti per ricostruire i flussi finanziari al fine di determinarne sia la reale provenienza sia la destinazione futura.
La raccolta del risparmio e il trasferimento di fondi tra cittadini nigeriani attraverso canali paralleli rispetto a quelli ufficiali, fenomeno meglio conosciuto con il nome di Hawala, costituisce un’allarmante distorsione del sistema bancario e strumento spesso impiegato per riciclare capitali di provenienza illecita, attesa l’assoluta mancanza di tracciabilità dei movimenti.
Tale sistema è basato sull’onore dei soggetti incaricati al trasferimento fisico del denaro ed è altamente sviluppato e utilizzato in Medio Oriente, Nord Africa, Corno d’Africa e Asia meridionale. I vantaggi per coloro che pongono in essere la Hawala sono chiaramente economici: i profitti, infatti, derivano dalle commissioni nonché dai tassi di cambio applicati che, ovviamente, molto spesso non sono quelli legali.
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