Politica
13 Dicembre 2019
Rsu e organizzazioni sindacali disertano il tavolo convocato dal vicesindaco che li attacca: “Sollevano questioni puramente formali per giustificare la mancata volontà di dialogo”

Scontro Lodi-sindacati sulla polizia locale. La Cgil: “La smettano di fare i fenomeni”

di Daniele Oppo | 4 min

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“Si devono vergognare. La devono smettere di fare i fenomeni, le elezioni per il Comune sono finite e noi ci sottraiamo ai giochini, il vicesindaco ne fa già troppi. Adesso basta”. Natale Vitali, segretario generale della Fp-Cgil, è un po’ come il Cavaliere Nero della famosa barzelletta di Gigi Proietti. Bisogna evitare di tirare troppo la corda, diciamo così. Questa infatti è la reazione al comunicato stampa con cui il vicesindaco Nicola Lodi attacca i sindacati Cgil, Cisl e Uil per la loro indisponibilità “a partecipare a un confronto aperto sul tema della polizia locale” convocato per venerdì 13 dicembre e li accusa di sollevare “questioni puramente formali”.

L’indisponibilità è stata espressa dalle Rsu del Comune che giovedì hanno comunicato all’Amministrazione che “non parteciperanno a tale incontro in quanto soggetti contrattuali che intendono svolgere la discussione solamente con chi ha tali prerogative. Pertanto, le stesse Rsu chiedono che non si dia corso all’incontro previsto per domani 13 dicembre e che si proceda alla convocazione della delegazione trattante”. Cigl, Cisl e Uil hanno poi aggiunto che non parteciperanno perché “l’invito non risulta essere inviato alle organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi di legge”, oltre che per ragioni sostanziali come il fatto che più volte i sindacati hanno chiesto un tavolo negoziale effettivo, senza ricevere mai risposta.

L’attacco del vicesindaco Lodi. “Siamo convinti che il confronto a più voci, libero dalle appartenenze politiche e da eccessivi formalismi, sia il modo migliore per arrivare a fare sintesi delle diverse esigenze e non capiamo per quale motivo non sia ritenuto utile da Cgil, Cisl e Uil un confronto che comprenda anche altre rappresentanze”, afferma in risposta pubblica il vicesindaco che nella nota stampa invita “le sigle ad uscire da eccessivi campanilismi e a partecipare al confronto”.  Per il vice Fabbri è “sbagliato non sedersi ad un tavolo di confronto che, in ogni caso, non mette in discussione le normali relazioni sindacali, solo perché di questo fanno parte soggetti che di norma non prendono parte ai tavoli trattanti”. In questo modo le sigle “sembrano non comprendere la differenza tra quello che è un primo confronto approfondito, che una nuova amministrazione ha il dovere di affrontare con tutti i soggetti interessati essendo chiamata a riorganizzare un servizio complesso, e i momenti, che comunque non mancheranno, dedicati ai tavoli trattanti in cui verranno prese decisioni più specifiche relative agli aspetti contrattuali dei dipendenti”. E Lodi conclude: “Stupisce questa mancanza di partecipazione e ci auguriamo che le sigle in questione vogliano ripensarci e siedano domani con noi con spirito collaborativo alla stessa tavola dimostrando di tenere più ai risultati che stanno a cuore ai cittadini che alla forma e agli interessi di bottega”.

La risposta di Vitali (Cgil). Ma Vitali rimanda tutto al mittente. Innanzitutto ricorda che “per la cronaca, un incontro con il vicesindaco era stato fatto all’inizio della consigliatura e in quell’occasione gli abbiamo fatto una lista di cose che ci hanno chiesto dalla Polizia municipale per migliorare i servizi e poi abbiamo richiesto a che punto erano, ci hanno più volte chiesto di rimandargliele e invece a oggi, dopo mesi, non sappiamo niente. È tutta una farsa – attacca il sindacalista -. È un modo per prendere in giro le persone e i vigili. Probabilmente Lodi sente lo spirito delle elezioni regionali, ma ha veramente stancato”.

Vitali poi rimarca la necessità che le questioni inerenti la Polizia locale e il nuovo comando vengano affrontate nelle sedi e nelle modalità opportune. “Esiste un sistema di regole e leggi che regolamentano i soggetti che vanno ai tavoli. Il vicesindaco per superare quelle leggi non fa convocare la delegazione trattante, nonostante gli siano state anche fatto delle proposte scritte. E invece cosa fa? Ci convoca lui e convoca il sindacato Diccap, che non è rappresentativo. Se intendono fare questi giochini per superare le norme, hanno proprio sbagliato. A fine anno scadono accordi come le questioni sul fine turno o sugli incentivi che non abbiamo ancora affrontato: devono convocare la delegazione trattante e metterci nelle condizioni di rappresentare al meglio i lavoratori. È ora che si abituino a pensare che le leggi e le regole vanno rispettate”.

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