Politica
10 Dicembre 2019
Due turni di votazioni per la scrematura su Rousseau. Disponibili tre seggi

Regionali, dal M5S quattordici candidati consiglieri

di Elisa Fornasini | 2 min

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Il M5S di Ferrara si mobilita per le elezioni regionali del 26 gennaio. Spetta come sempre alla piattaforma Rousseau emettere i primi verdetti ma non c’è tempo da perdere: entro il 26 dicembre gli attivisti pentastellati della regione dovranno trovare la quadra sul nome del candidato alla presidenza dell’Emilia Romagna.

Intanto inizia a prendere forma l’elenco dei candidati al consiglio. Alle 18 di lunedì sono scaduti i termini per presentare le autocandidature e sono quattordici gli aspiranti consiglieri comparsi in provincia di Ferrara, a cui spetta tre seggi.

Tra di loro, spicca Claudio Fochi, ex consigliere comunale dell’amministrazione Tagliani bis ed ex candidato al parlamento europeo, che ci riprova per ottenere una poltrona in viale Aldo Moro.

In lizza anche Paolo Pasetti, epidemiologo dell’Ausl, e Donatella Pasqualini, radiologa in servizio all’ospedale di Cona, entrambi candidati al consiglio comunale alle scorse amministrative.

Abbandona la partita Daniele Lanzoni, mentre ci riprovano l’ingegnere Gabriele Maldini e l’infermiera Barbara Virgili, il primo in corsa alle amministrative a Ferrara, la seconda candidata alle ultime elezioni ad Argenta.

Ora partono le votazioni su Rousseau, divise in due turni: il primo giro per una ‘scrematura’ a livello provinciale e la seconda fase per una selezione a livello regionale.

Il più votato sarà candidato presidente e dovrà vedersela con il presidente uscente Stefano Bonaccini desideroso di un mandato bis, la corazzata del centrodestra guidata dalla leghista Lucia Borgonzoni e Stefano Lugli che corre per l’Altra Emilia-Romagna.

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