Argenta
6 Dicembre 2019
I ladri ripresi dalle telecamere. La proprietaria dell'immobile: "Erano in quattro, ben organizzati, e hanno agito in pieno giorno"

Secondo furto in tre mesi, la vittima: “Delinquenti liberi di delinquere”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Argenta. “Forse dovrei appendere un cartello fuori dalla porta: i ladri sono già passati, non c’è più niente da rubare”. È la rassegnazione a predominare tra le mura di un’abitazione in una frazione di Argenta, presa di mira dai banditi per la seconda volta in tre mesi. Questa volta sono scappati a mani vuote, ma solo perché i beni di valore erano già stati arraffati la volta precedente da altri malviventi.

La cosa più sconcertante, come ci ha raccontato la vittima del furto subìto mercoledì pomeriggio, è che la banda ha agito in pieno giorno, incurante dei possibili passanti o del rientro a casa dei proprietari. Che, quando sono tornati, hanno trovato la casa a soqquadro.

“Hanno agito alle 16.40, con il rischio che qualcuno di noi potesse rientrare in casa” conferma la proprietaria, che ha assistito alla scena attraverso i filmati delle telecamere che aveva installato all’ingresso dopo il primo colpo.

“Erano in quattro, tutti col volto travisato e con un chiaro accento del sud. Prima hanno suonato ripetutamente al citofono per assicurarsi che non ci fosse nessuno, poi dopo una decina di minuti hanno sfondato la porta e sono entrati – ripercorre la vittima -. In tre hanno frugato casa con le torce, uno è rimasto dietro la porta a fare da palo con in mano un bastone di ferro, pronto a colpire chi entrava. Era mancino e non tanto alto, forse un metro e sessanta, come si vede dalle riprese”.

“Hanno vandalizzato la casa senza trovare nulla perché erano già passati i loro colleghi tre mesi prima – ricorda la donna – ma non si tratta della stessa banda, perché questa è più organizzata mentre l’altra ha preso la federa del cuscino e l’ha riempita di ricordi di famiglia, vecchi orologi, qualche gioiello… hanno svuotato tutto. E questa volta non era rimasto più niente da prendere”.

“Siamo sgomenti, non solo perché in vent’anni non è mai successo niente mentre ora i ladri sono venuti a farci visita due volte, ma soprattutto perché il mio consuocero è tornato a casa poco dopo con il mio nipotino, hanno rischiato di incontrarli” rivela la signora impaurita che, dopo lo spavento del primo colpo, ha preso precauzioni e si è dotata di un sistema di videosorveglianza in via di completamento.

“Sono arrabbiata perché non esiste difesa se non quella personale di cercare di andare oltre. Non credo nel Far West o nella giustizia fai da te, non voglio pensare alle conseguenze, spero solo che prima o poi si possa perseguire chi fa del male perché se si sentono impuniti continueranno ad agire così.  È necessario potenziare le forze dell’ordine, servono interventi tempestivi. Oggi ricominciamo comunque” è l’ultimo appello della vittima ha subito sporto denuncia ai carabinieri ma le è rimasto in bocca il sapore amaro dell’impunità, dell’impotenza e della frustrazione: “Delinquenti liberi di delinquere”.

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