È stato presentato nella sala degli Arazzi della residenza municipale l’evento “giochi senza campanile”, una manifestazione ludico motoria caratterizzata da giochi, divertimento, aggregazione e solidarietà
Ferrara è la provincia dell'Emilia-Romagna con il maggior numero di reati ambientali nel ciclo del cemento nel 2024, con 46 infrazioni accertate. È uno dei dati più significativi emersi dal nuovo rapporto di Legambiente "Ecomafia 2025. I numeri e le storie delle illegalità ambientali in Italia"
Novantamila persone, circa trecento agenti tra Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Locale, sono i numeri di un bilancio che la Questura di Ferrara ritiene positivo dopo essere stata impegnata per garantire la sicurezza del Ferrara Summer Festival
Il 27 giugno 2025 sono stati ricordati i 60 anni di AVIS a Portomaggiore una giornata divisa in due parti: nel pomeriggio in sala consiliare il ricordo delle tante donazioni effettuate e dell’ impegno dei volontari nel corso degli anni per rendere visibile la...
Con la conclusione del Ferrara Summer Festival, cala il sipario sull’evento, ma non si spengono le voci delle cittadine e dei cittadini riuniti nel gruppo Facebook “Insieme per Piazza Ariostea Libera”. "Questo - fanno sapere - non è un epilogo, ma l’inizio di una nuova fase di mobilitazione, ancora più determinata e partecipata"
La bicicletta: un omaggio al veicolo simbolo di Ferrara e a un suo grande amico, Flavio Mari. “Biga, “Spìciula”, “Cìcla”, “Generosa”, “Cavallo d’acciaio”,”Bicicléta”,”Bigòn”, “Biciclòn”. Così le ricordava lo scrittore Flavio Bertelli nel suo bellissimo libro che le dedicò “Mi, la guèra e la biciclèta”. Se non lo avete letto, ve lo raccomando. Credo che in Biblioteca Bassani (o in altre a Ferrara) ci sia. Nella nostra città abbiamo più o meno un paio di biciclette pro capite. Sarebbero tre, ma una ci è stata rubata (capita quasi a tutti, purtroppo).
Le immagini che ha trovato l’amico Roberto Gamberoni, assemblate nel filmato, spaziano dalle più antiche alle modernissime. A metà, delle fotografie, troverete effigiato Flavio Mari, con uno dei suoi preziosi cimeli. Flavio è personaggio eccezionale, pur essendo stato “budgàr salumiér” è da sempre appassionato collezionista e perfino assemblatore e riparatore delle amate biciclette. Ci sono foto di alcuni suoi “tesori” e di una vetrinetta ricolma di accessori e pezzi di ricambio storici.
Il sogno di Mari consiste nel poter realizzare un museo del velocipede. Gli auguro di riuscirci. Anche io nutro un enorme amore nei confronti della “Biga”, nonostante i miei quasi ottant’anni, mediamente percorro in “spìciula” circa dieci chilometri al giorno. Mi suscita pure nostalgici ricordi perché mio padre gestiva, in corso Porta Po a Ferrara, negli anni del Dopoguerra, un’attività di “Deposito e riparazione cicli”. Dedicai un giorno, tempo fa, all’amato mezzo di locomozione, una poesiola ironica, in dialetto: piacque ad una giuria, tanto che ne ottenni un riconoscimento in un concorso locale. La legge, l’amico attore Roberto Gamberoni. Buona lettura e buon ascolto!
ZIRUDÉLA DLÀ BÌGA ACH RÌD!
Rùzna, vècia bìga, mié car biciclòn,
ch’at m’à fat cumpagné in tànt ucasiòn.
Adès tùt i và in auto in zità,
cmè in scàtul àd sardìn tùt sigilà;
con j’òć fòra dlà testa dàl nervòś,
istèrich stralunà, sbiàvad, màt rabióś !
Ti t’am cumpàgn int la mié bèla zità:
póca fadìga, sòl sòl nà qualch spedalà,
e am sént tànta bén spadzànd slà Mura,
ch’am dà gnànch fastìdi al vént dlà Buòra.
Benzìna e la nàfta j’è aumentà,
parché di delinquént i gh’à speculà ?
chi s’in fréga, la bìga l’an “ciùcia” niént,
e al n’è gnànch véra ch’as vàga più lént.
In màchina al źìra sémpar Piròn
ch’als créd sgagià, mo l’è sól un gràn tamplòn,
quand dal condominio indòv che a stén
a decidén d’andar andar in piàza insiém
lù al rìva còn la sò machinéta
int al bàr, dòp ad mì, nà mèzuréta;
po’, còn i euri ch’à riés ad sparamiàr
am fàgh quìndaś dì ad vacànza al mar !
Purtròp i frarìś ach và in spìciula
j’è vanzà nà minurànza pìcula,
ché se n’autista con mì l’è inrabì
par di spét o sgàrb ch’al créd d’avér subì
invénz ad diràm: sumàr o barbagiàn,
dàndam dàl béch pigànd dò dìda dlà màn,
inquó l’am tìra dré l’ùltma dill j’uféś:
-Va a cà da tì cricón d’un albanéś !
Mi, par un śgònd, am sént squasi inarìr,
.po’ puvràz, a créd ch’ al sia da cumpatir,
ch’àl… fighét dal so’ bìlo inavajà,
al’s dév capìr, l’è sòl un pòvar sgrazià:
lasàr zò la bicicléta a Fràra
bruntlànd infilà int nà…giavascàra;
impinénd ad vlén l’aria ch’a respirén
parché dl’auto an spól briśa far da mén,
al n’è brisa un gèst d’inteligénza,
s’pòl dir ch’l’è quaś sicùr ségn d’ignurànza !
Saganà ad machin, fàls cumudità,
i vànza in “chìca”, scunì e…gasà!
Méntar j’autista in fa che scancaràr,
sénza pansiér, in bìga, am sént vulàr;
e intànt am par d’aver cmè… n’impresiòn
che ad lòr…als la rida al mié bigòn !?
Maurizio Musacchi
FILASTROCCA DELLA BICI CHE RIDE
Arrugginita, vecchia bici, caro mio caro biciclone,/che mi hai fatto compagnia in tante occasioni./Ora tutti vanno in auto in città,/come in scatole sardine tutti sigillati;/con gli occhi fuor di testa dal nervoso,/
isterici, stralunati, pallidi, pazzi rabbiosi!/Tu mi accompagni dentro la mia bella città:/poca fatica, solo qualche pedalata,/e mi sento tanto bene passeggiando sulle Mura,/che non mi dà fastidio neppure il vento di Bora./
Benzina e gasolio sono aumentati,/perché delinquenti vi hanno speculato?/chi se ne importa, tanto la bici non “succhia” niente,/e non è neppure vero che si proceda più lentamente./In macchina viaggia sempre Pierone/ che crede d’esser furbo, ma è solo un focaccione,/quando dal condominio ove abitiamo,/decidiamo d’ andare in centro entrambi/
lui arriva con la sua macchinetta/al bar, dopo me, una mezz’oretta;/
poi, con gli euro che riesco a risparmiare/mi pago quindici giorni di vacanza al mare !/ Purtroppo i ferraresi che vanno in velocipede,/sono rimasti una minoranza piccola,/ tanto che se un autista con me è adirato/per uno sgarbo che crede d’aver subito/invece di dirmi :somaro o barbagianni,/
chiamandomi cornuto piegando due dita della mano,/oggi ti appella con l’ultima delle offese:/-Vai a casa tua sporco d’un albanese !/
Io per un secondo, mi sento quasi inalberarmi,/poi, poveraccio, credo che sia da compatire,/quel… bulletto del suo giocattolo invasato,/
lo si deve capire, è solo un povero disgraziato:/ lasciare ferma la propria bicicletta a Ferrara/ brontolando infilati in un…viluppo di rami,/
riempiendo di veleno l’aria che respiriamo,/perché dell’auto non si può fare a meno,/non è un gesto d’intelligenza,/si può dire che sicuramente è segno d’ignoranza!/ Accanitamente preso dalle auto e dalle comodità,/ rimangono “al verde”, avviliti e …gasati !/Intanto che i piloti non fanno che imprecare,/
senza pensieri, in bici mi sento volare !/e intanto mi sembra d’aver come un’impressione/che di loro… rida il mio biciclone !?
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