Politica
21 Novembre 2019
Anche Azione Universitaria in campo contro l'amministrazione: "Chiediamo un confronto ufficiale tra amministrazione e studenti"

Piazza Verdi, la recinzione non fa paura: “Se ci provano, saremo il doppio”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Se non fosse per lo striscione e le bandiere di Azione Universitaria in un angolo, non si direbbe che negli ultimi giorni piazza Verdi è tornata nell’occhio del ciclone per a causa del baccano notturno causato dalla movida. Il mercoledì sera nella piazza si respira infatti il solito clima allegro e rilassato, soprattutto a partire dalle 22:30 quando la zona si riempie degli universitari che escono da casa o dai locali. E la maggior parte dei giovani non sembrano temere realmente la chiusura della piazza annunciata dal vicesindaco Nicola Lodi.

“Recintare tutto? Che ci provino, poi qua saremo il doppio”, scherza uno studente raccogliendo l’applauso del suo gruppo di amici. “Non si possono fermare 500 persone con una sbarra alta un metro, ma in compenso ci si può far odiare da tutti gli studenti”, gli fa eco una ragazza poco distante. E non sono i soli a sfidare apertamente il ‘pugno duro’ annunciato dall’amministrazione, contro cui sono scese in campo tutte le associazioni studentesche, compresa Azione Universitaria (guidata fino a pochi mesi fa dall’attuale assessore ai rapporti con l’università Alessandro Balboni) che oggi critica la giunta per non aver cercato un dialogo con il mondo studentesco e sta raccogliendo le firme tra i giovani per chiedere di aprire ufficialmente un confronto. “Chiediamo che l’amministrazione apra un tavolo di confronto con gli studenti. La scelta di chiudere la piazza è sbagliata, perché se non c’è una strategia per gestire la movida, i giovani si sposteranno semplicemente altrove, oltre al fatto che si darà un pessimo segnale agli studenti di Unife, che sono un quinto della popolazione ferrarese e una risorsa economica e sociale, quindi dovrebbero avere una qualche voce in capitolo”.

Più che spostare la movida verso altri spazi, Manfra crede che sia possibile renderla gestibile in piazza Verdi, ma serve più impegno nel Comune nel fornire controlli e servizi. Tre le principali richieste di Azione Universitaria: più controlli da parte delle forze dell’ordine, l’installazione di telecamere per “identificare i balordi che urinano nelle strade attorno” e di bagni in muratura o chimici. Secondo Manfra infatti non si può sostenere, come dichiarato da Lodi, che l’area è già servita dai bagni vista la presenza dei bar: “Significa scaricare su aziende private le esigenze del pubblico, oltre al fatto che a una certa ora i bar chiudono e il problema è dovuto proprio a chi urina a tarda notte”.

Il dubbio, vista la vicinanza politica tra Azione Universitaria e l’assessore ai rapporti con Unife, sorge spontaneo: Balboni potrebbe in qualche modo ‘mediare’ tra amministrazione e studenti? Manfra non conferma però alcun contatto diretto negli ultimi giorni: “Ho fatto una richiesta di incontro con l’amministrazione e speriamo di essere ricevuti al più presto”. E al resto del mondo universitario chiede più coesione: “In questi giorni sono già spariti alcuni fogli per la raccolta firme, e le altre associazioni studentesche dopo aver bocciato la nostra mozione stasera non si sono fatte vedere. Chiediamo a tutti di fare fronte comune, questa è una causa trasversale”.

Nel frattempo il nome dell’assessore Balboni circola anche tra alcuni volantini fatti girare in serata nella piazza, in cui si chiede un ” filo rosso teso tra universitari e cittadini, vittime delle spaccature politiche della destra ferrarese tra Alessandro Balboni e Nicola Lodi. Chiediamo soluzioni concrete e civili a chi oggi ne ha la responsabilità. Ma questa giunta sembra non abbia altro da proporre oltre a cancelli, idranti e muri”. Mentre nemmeno i commercianti sembrano entusiasti all’idea di risolvere la ‘faccenda movida’ con un metaforico colpo di spugna, chiudendo fisicamente la piazza: “Sarebbe la dimostrazione – afferma il titolare di un locale di via Carlo Mayr – che non c’è alcuna visione complessiva su come affrontare i problemi”.

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