Attualità
16 Novembre 2019
Assessori e studi di architettura progettano il futuro del complesso museale. Gulinelli: "Si tenga conto dell'identità storica"

Ferrara Arte: con Sgarbi presidente, passerella al Diamanti e ampliamento del Massari

di Elisa Fornasini | 2 min

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Gli “importanti incontri tecnici e operativi“, così definiti dagli assessori Marco Gulinelli (Cultura) e Andrea Maggi (Lavori Pubblici) e tenutisi nelle ultime settimane in municipio, hanno messo a confronto il Comune – rappresentato appunto dagli assessori, dal direttore generale Sandro Mazzatorta e dallo staff tecnico degli uffici comunali preposti – con gli studi di architettura coinvolti nella progettazione esecutiva, ovvero Studio Labics per il Diamanti e Studio Abdr Architetti Associati per il Massari.

Lo Studio Labics, finito nell’occhio del ciclone per il padiglione moderno bocciato da Sgarbi e dal ministero, ha stralciato quella parte del progetto a favore di una più lineare passerella tra le gallerie espositive. E il punto di conciliazione è stato trovato, anche grazie al sensibile apporto del paesaggista Stefano Olivari.

La soluzione per il collegamento delle due ali del palazzo rossettiano pare infatti aver messo tutti d’accordo, o almeno il plastico presentato è stato apprezzato e definito “d’effetto”. Una struttura più leggera, dal materiale ancora top secret, che intende inserirsi in un più ampio intervento di valorizzazione dell’intero giardino retrostante, voglioso di riabbracciare il suo antico splendore.

Il primo lotto dei lavori che riguarda l’edificio esistente vedrà l’allestimento del cantiere nel giugno 2020. Discorso a parte per palazzo Massari, oggetto di un cantiere di recupero post sisma iniziato nel 2016 con conclusione prevista nel 2022. Oltre alla riqualificazione dell’intero edificio, è stato dato il via libera all’ampliamento con “l’’inserimento di volumi tecnici nel prospetto posteriore”.

Mentre l’intervento sulla parte esistente è stato condiviso e apprezzato, sull’elemento tecnico di nuova realizzazione si è richiesto allo Studio Abdr un ulteriore approfondimento progettuale che non dovrebbe dilungare i tempi. “Abbiamo invitato gli architetti a tener conto del contesto storico che rappresenta l’identità del palazzo e della sua funzione museale” specifica Gulinelli, consigliato dal suo amico fidato Sgarbi.

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