Politica
15 Novembre 2019
Il Comune integrerà con risorse proprie gli aiuti della Regione alle famiglie con redditi anche sopra i 26mila euro. Ma l'opposizione chiede chiarimenti sulla regolarità dei bilanci in entrate e uscita

Ok sgravi agli asili, ma le coperture? La commissione approva tra qualche dubbio

di Ruggero Veronese | 3 min

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Tutti d’accordo sulla riduzione delle tariffe nelle scuole per l’infanzia, ma le coperture economiche ci sono per davvero? È questo il dubbio che aleggia sulla commissione consiliare che giovedì pomeriggio ha discusso la delibera della giunta che punta a inserire una serie di sgravi sulle rette di asili e nidi, variabili a seconda delle fasce di reddito delle famiglie.

Una misura fortemente incentivata dalla Regione, che destinerà a Ferrara circa 540mila euro per l’anno scolastico in corso (216mila per settembre-dicembre 2019 e 325mila per gennaio-giugno 2020, che verranno stanziati una volta rendicontate le spese del 2019) per aiutare le famiglie con Isee inferiori a 26mila euro.

Un incentivo che la giunta vuole estendere in parte anche a fasce di reddito superiori, finanziando questa misura con risorse dalle casse comunali, pari a circa 40mila euro per il 2019 e 60mila per il 2020, con relativa variazione nel bilancio triennale 2010-21. L’obiettivo della commissione consiliare era quindi quello di discutere ed eventualmente approvare di portare la variazione di bilancio in consiglio, per la sua successiva approvazione definitiva. Le risorse comunali secondo l’assessore ai servizi scolastici Dorota Kusiak deriveranno nel 2019 dal fondo di riserva del Comune, e nel 2020 da nuove entrate nelle casse comunali.

Ma anche in una seduta in cui l’obiettivo politico della delibera trovava tutti sostanzialmente concordi non sono mancate le polemiche, con il centrosinistra ad avanzare forti dubbi sulla regolarità contabile dell’operazione. La questione è piuttosto tecnica ma allo stesso tempo molto delicata, viste le rigide norme che vigilano sulla regolarità dei bilanci pubblici: ad avanzare per primo la questione è Dario Maresca del gruppo Gente a Modo, secondo cui “così facendo, per il 2020 stiamo facendo una variazione in entrata ma non una di pari valore in uscita”, creando così un “disequilibrio nella contabilità del Comune”.

Un’ipotesi che viene scartata da Kusiak e dai tecnici dell’assessorato, che garantiscono la regolarità contabile e affermano che “le risorse per il 2020 saranno comprese in una variazione di bilancio”. Una versione che però non convince l’opposizione, che fa valere un punto al momento non smentito: “Il fondo di riserva che verrà utilizzato per questi mesi del 2019 può essere utilizzato liberamente dalla giunta e senza variazioni di bilancio – afferma Cristina Corazzari -, ma per il 2020 il Comune ha previsto una spesa senza avere un’entrata corrispondente, visto che si è parlato genericamente”.

Bisogna specificare che gli atti della giunta includono il parere del collegio dei revisori e del dirigente dell’istituzione dei servizi educativi del Comune, che non hanno trovato irregolarità nella decisione della giunta. Così come occorre sottolineare che se l’anno scolastico coincidesse con quello contabile, discussioni come questa non avrebbero nemmeno motivo di sorgere.

Ma è altrettanto vero che durante quest’ultima commissione i dubbi avanzati da Maresca e dal resto dell’opposizione sulle coperture economiche per il 2020 non hanno ricevuto un vero chiarimento e il consigliere del gruppo Gente a Modo ha concluso il proprio intervento affermando: “Visto che non mi avete smentito, la situazione è questa: c’è un atto della giunta non coperto finanziariamente”.

Questioni – come premettevamo – piuttosto tecniche ma che potrebbero montare un nuovo scontro in consiglio tra maggioranza e opposizione. Nel frattempo per le famiglie ferraresi c’è almeno una buona notizia: al di là dei discorsi sulla regolarità delle operazioni contabili, riguardo agli sgravi alle rette sono tutti d’accordo.

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