Ferraresi brava gente, almeno nella raccolta differenziata. Più del 90% delle famiglie è riuscito a rispettare il numero di conferimenti in calotta, mentre l’8% ha azionato la manovella un po’ troppo spesso. Su 75mila utenze domestiche, infatti, 6589 utenti hanno sforato il limite degli svuotamenti e rischiano una bolletta più salata, raggiungendo un conguaglio di poco superiore ai 309mila euro.
A superare la soglia – da quanto emerge dall’incrocio delle banche dati nel 2018, anno in cui è entrata in vigore la tariffa puntuale – sono soprattutto le persone singole (2835) e le famiglie con due componenti (2156) ma a tutti sono stati assegnati conferimenti aggiuntivi, da 10 a 14 in base al numero dei componenti, per far pagare di più solo chi ha ‘esagerato’.
Come per le imprese, arriva appunto l’aiuto dell’amministrazione comunale. “Un sostegno una tantum – precisa il sindaco Alan Fabbri – per dare una mano ai cittadini, specie agli anziani, che vanno educati con gentilezza e non con il bastone a essere una comunità virtuosa nella raccolta rifiuti. Una scelta politica di buonsenso, condivisa con i sindacati, che non comporta aumento delle tariffe o una riduzione dei servizi”.
Nel concreto, dei 309mila euro dovuti a Hera, 138mila euro saranno ‘compensati’ dal Comune con una rimodulazione del Piano Economico Finanziario 2020, insieme a eventuali introiti derivati dal recupero dell’evasione e una eventuale riduzione dei costi per i servizi di raccolta dei rifiuti abbandonati, che “rimane una grossa criticità da risolvere” come evidenziato dal dirigente del Servizio Ambiente Alessio Stabellini.
I restanti 171mila euro sono ovviamente a carico degli utenti dalla ‘calotta facile’, che riceveranno la bolletta già scontata con l’invito ad adeguarsi al sistema. Un modo per “responsabilizzare i cittadini e non penalizzare le utenze deboli, azzerando il conguaglio per chi ha sforato dieci volte e punendo solo coloro che non si comportano in maniera adeguata” spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni, il quale intende “proseguire l’analisi dei dati per capire le azioni da mettere in campo il prossimo anno ed evitare situazioni analoghe”. Insomma vale la tecnica ‘del bastone e della carota’, ma occhio che in questo caso vanno buttati nell’isola ecologica e nel cassonetto dell’organico.
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