Politica
10 Ottobre 2019
Sfilza di sigle verso il Pug. Maggi: "Ricognizione, ci mettiamo al lavoro quanto prima". Fusari: "Utile un bilancio sui permessi di costruire"

Scaduto il Poc, Ferrara lavora per il nuovo piano urbanistico

di Elisa Fornasini | 2 min

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Tempo di ‘pulizie d’autunno’ per i progetti di edilizia del Comune di Ferrara. A quattro mesi dalla scadenza del primo Poc (Piano operativo comunale), si è ritrovata la commissione consiliare per aggiornare il Pua (Piano urbanistico attuativo) e preparare  il Pug (Piano urbanistico generale). Una sfilza di sigle che ha fatto sudare l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Andrea Maggi che prende tempo per la ricognizione di “una materia per me nuova”.

“Si tratta di una delibera molto tecnica – spiega l’assessore – ma necessaria alla scadenza del primo Poc, entrato in vigore nel 2014 ed esaurito lo scorso 18 giugno per una cinquantina di aree in città e nelle frazioni, sostituito dal Pua. Resta in vigore il secondo Poc del 2017, anch’esso con durata quinquennale, quindi valido fino a dicembre 2022″.

Ora “è il momento della ricognizione per l’aggiornamento di queste tavole che non hanno comunque contenuti di politiche urbanistiche. Non staremo chiusi nei nostri uffici – commenta Maggi – e ci metteremo al lavoro quanto prima, già da questo inverno, per elaborare il Pug e far conoscere alla città l’evoluzione di questo piano”.

Per semplificare la vita dei tecnici, come promesso dall’ingegnere Antonio Barillari, sono state predisposte delle tavole di coordinamento che comprendono la cosiddetta tavola dei vincoli “dove si raccolgono impedimenti, divieti e condizionamenti da regolamenti superiori che impediscono o limitano gli interventi dei privati e la possibilità di costruire”.

Si lavora quindi su più livelli: il piano strategico, il Rue (regolamento urbanistico edilizio) per le famiglie e appunto i piani operativi comunali che disciplinano le ‘trasformazioni pesanti’ in materia di urbanistica e programmazione. Tutte cose che non sono nuove per l’ex assessora Roberta Fusari che chiede un “bilancio quantitativo sull’eredità del primo Poc rispetto ai cinquanta accordi iniziali fatti cinque anni fa con i privati che volevano fare trasformazioni”.

La situazione “verrà fotografata in una prossima commissione” assicura Maggi mentre sul tavolo si dispongono le mappature. Si nota che l’area che doveva essere ceduta al Mercatone Uno si è ‘spenta’ a causa del fallimento dell’azienda mentre l’area dell’ex distilleria non è cambiata perché è sotto il vecchio Prg (Piano regolatore generale). Il resto verrà affrontato in futuro – “mi auguro nel più breve tempo possibile” è l’invito del consigliere di Gente a Modo Dario Maresca – e comunque entro il 1° gennaio 2021, termine entro cui deve essere presentata la prima delibera di giunta. Intanto tutti favorevoli a far passare questa delibera alla discussione in consiglio comunale.

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