Cento
10 Ottobre 2019
La Corte d'assise d'appello riconosce le attenuanti generiche a Grumeza e gli riduce la condanna da 30 a 19 anni

Forte riduzione di pena per uno degli assassini di Cloe Govoni

di Daniele Oppo | 1 min

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Florin Constantin Grumeza (in primo piano) e Leonard Veissel (dietro) scortati dalla polizia penitenziaria (immagine d’archivio)

Renazzo. È uno sconto di pena più che rilevante, da 30 anni a 19, quello che arriva dal secondo giudizio d’appello per Florin Grumeza, che il 6 novembre del 2015, insieme a Leonard Veissel, uccise Cloe Govoni la pensionata 84enne di Renazzo, picchiata senza pietà durante una rapina nella propria abitazione, in cui fu violentemente malmenata anche la cognata 53enne, Maria Humeniuc.

La Corte d’Assise di appello di Bologna, sulla scorta di quanto aveva stabilito la Cassazione, ha infatti riconosciuto le attenuanti generiche per il solo Grumeza (definitivi invece i 30 anni per Veissel), che era stato collaborativo in fase di indagine, e le ha considerate equivalenti alle aggravanti, rideterminando così la pena ricevuta sia in abbreviato a Ferrara che nel primo giudizio d’appello. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma dei trent’anni.

“La Corte si è giustamente uniformata alle indicazioni provenienti dalla Cassazione – commentano i legali di Grumeza, gli avvocati Milena Catozzi e Marcello Rambaldi -. Fin dall’inizio del procedimento abbiamo sostenuto la concessione delle attenuanti generiche in ragione della incensuratezza e del pentimento dimostrato dal nostro assistito”.

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