Politica
8 Ottobre 2019
Gli sconti alle utenze non domestiche saranno una misura 'una tantum': se ripetuta, rischierebbe di incoraggiare i 'furbetti'

Rifiuti. Sconti alle imprese che sforano, ma solo per quest’anno. Balboni: “Nel 2020 correggeremo i regolamenti”

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

Dal premierato alla libertà di stampa. Il 25 Aprile secondo Fabio Anselmo

Riforma del premierato, autonomia differenziata, tentativi di imbavagliare la stampa, aborto, aiuti all'Ucraina e conflitto in Palestina. Sono questi i temi principali su cui Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno, si sofferma per celebrare la data del 25 aprile

Granchio blu. Mastacchi: “La Regione fa propria la nostra richiesta di un commissario straordinario”

"Finalmente anche la giunta regionale e il mondo dell'agricoltura fanno propria la richiesta che Rete Civica ha avanzato già un mese e mezzo fa, con una interrogazione ad hoc, circa la necessità di nominare un commissario per gestire l’emergenza granchio blu". Così il capogruppo di Rete Civica, Marco Mastacchi, commenta la lettera inviata al ministro Lollobrigida da parte del presidente Coldiretti Ettore Prandini

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

Un altro 25 aprile senza Museo della Resistenza

Digitando "Museo della Resistenza Ferrara", esce questa comunicazione dal sito del Comune: "Il Museo è chiuso al pubblico fino a data da destinarsi per trasferimento sede". Dall'estate 2020 tutto ciò che conteneva è stato rimosso, gli uffici trasferiti a Porta Paola fino a data da destinarsi, in attesa della nuova sede, individuata nel Palazzo Pico Cavalieri

Se dopo il passaggio da Tari a tariffa puntuale quasi il 15% delle utenze non domestiche ha visto innalzarsi i costi per la raccolta dei rifiuti, potrebbe significare che per alcuni tipi di imprese la transizione al nuovo sistema rappresenta una difficoltà diffusa e da non sottovalutare. Inoltrandosi nei dati si scopre infatti che mentre per alcuni tipi di attività (come gli uffici o gli ambulatori) i costi sono rimasti sostanzialmente immutati, per altri tipi di utenze (in particolare per attività produttive e artigianali) la situazione è molto diversa e quest’anno circa il 15% delle imprese pagherà più di quanto avveniva con la vecchia Tari, per una somma complessiva di 884mila euro in conguaglio. È sulla base di questa considerazione che, in attesa di rivedere i parametri di tariffazione nel 2020, l’amministrazione di Ferrara ha deciso di contribuire economicamente ai costi extra di 450 utenze non domestiche ferraresi, sobbarcandosi circa 300mila euro dei costi delle loro tariffe puntuali, che verranno recapitate già sgravate.

Un’operazione che – meglio chiarire fin da subito – sembra lasciar campo a un’osservazione immediata, fatta notare anche in conferenza stampa all’assessore all’ambiente Alessandro Balboni e al dirigente del servizio ambiente Alessio Stabellini. Il concetto alla base della tariffazione puntuale è infatti la volontà di premiare i comportamenti virtuosi e penalizzare (economicamente) chi produce più rifiuti, e da questo punto di vista un aiuto economico a chi si ritrova alti conguagli può essere visto come un ‘tradiment0’ del principio chiave di tutto il sistema. Balboni e Stabellini chiariscono però che quella che sarà in vigore quest’anno sarà “una misura una tantum” che si rende necessaria viste le oggettive difficoltà di molte imprese nella transizione alla tariffa puntuale (ad esempio nello scegliere il contenitore più adatto per i conferimenti), aggravata tra l’altro dal fatto che i criteri con cui vengono divise e regolamentate le tipologie di rifiuti risalgono al 2002. “Quindi per evitare altri interventi di questo genere – assicura Balboni – partiremo subito anche con una campagna di informazione e sensibilizzazione per spiegare agli utenti come effettuare al meglio i conferimenti, mentre nel 2020 saranno rivisti i parametri nel regolamento comunale”.

Per evitare il rischio di ‘premiare i furbetti’ Stabellini spiega di aver effettuato uno studio per capire quali tipi di attività sono più colpite dal fenomeno, dividendole in tre gruppi. Gli sgravi sono per le attività che risentono più in negativo della transizione dalla vecchia Tari. Ovvero tra il 10% e il 30% del totale nel caso di magazzini, laboratori, locali pubblici o siti industriali, che si troveranno sconti dal 60% al 40% sui conguagli a seconda del contenitore scelto per i conferimenti (minore è la dimensione, maggiore è lo sgravio). Nella ‘seconda fascia’ rientrano invece scuole, pensioni, uffici pubblici o mense: nel loro caso gli sforamenti superavano il 30% del totale e gli sgravi saranno dal 70% al 50%. L’amministrazione non ha incluso negli sgravi né le tipologie di attività che hanno meno del 10% di sforamenti (“se i casi sono più isolati significa che i rincari sono dovuti con più probabilità a singoli comportamenti scorretti”, spiega Balboni), o ai grandi centri commerciali per scelta politica, dal momento che secondo l’assessore “già ricevono una grande quantità di servizi dedicati”.

Il piano di sgravi messo in piedi dal Comune è stato studiato anche col supporto delle associazioni di categorie Cna, Confesercenti Ferrara, Ascom, Confartigianato, Anc Ferrara, Confindustria Emilia e Coldiretti. Secondo Balboni, sarà ora indispensabile lavorare in prospettiva per correggere le imperfezioni del sistema attualmente in vigore, che soffre ancora di gravi criticità in materia di abbandono dei rifiuti. Dopo il passaggio al sistema delle calotte il costo della raccolta dei rifiuti abbandonati è infatti salita a circa 800mila euro sul bilancio comunale: i 300mila euro investiti negli sgravi alla tariffa puntuale rappresentano quindi secondo l’amministrazione un investimento che potrà portare ad abbattere quei costi di gestione indiretti ma molto pesanti a livello finanziario.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com