Politica
2 Ottobre 2019
Il sindaco al fianco di Lodi e Coletti annuncia la fine delle operazioni e l'intenzione di chiamare in causa le vecchie amministrazioni: "Speso oltre un milione di euro: indagherà la Corte dei COnti"

Finita l’era del campo nomadi. Fabbri: “In due mesi risolto un problema che c’era da 30 anni”

di Ruggero Veronese | 4 min

Leggi anche

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

Un altro 25 aprile senza Museo della Resistenza

Digitando "Museo della Resistenza Ferrara", esce questa comunicazione dal sito del Comune: "Il Museo è chiuso al pubblico fino a data da destinarsi per trasferimento sede". Dall'estate 2020 tutto ciò che conteneva è stato rimosso, gli uffici trasferiti a Porta Paola fino a data da destinarsi, in attesa della nuova sede, individuata nel Palazzo Pico Cavalieri

Superbonus, Balboni (FdI) presenta emendamento per l’Emilia-Romagna

È stato presentato ieri, mercoledì 24 aprile, da parte del senatore Alberto Balboni di Fratelli d'Italia, l'emendamento all'Atto Senato 1092 avente ad oggetto la conversione in legge del DL relativo al Superbonus, per estendere la deroga riguardante i benefici previsti dalla normativa del 110% anche ai comuni dell'Emilia Romagna colpiti dal sisma del 2012, tra cui Ferrara e numerosi Comuni della nostra provincia

Irma Bandiera e le donne della Resistenza

Il 25 aprile 1945 è la data fondativa della nostra democrazia. Oggi che i testimoni diretti di quegli anni, per ovvie ragioni anagrafiche, sono sempre meno crediamo sia importante valorizzare appieno il significato di quel momento storico senza cadere in una stanca retorica celebrativa

Il 25 aprile è festa e deve tornare ad essere una festa per tutto il Paese

"Ogni anno il 25 aprile è festa e deve tornare ad essere una festa vera e propria di tutto il Paese: quel giorno per l'Italia fu la Liberazione dal Fascismo e da una dittatura sanguinaria e crudele". Il segretario comunale del Pd Alessandro Talmelli lancia una tre giorni al circolo Buontemponi per festeggiare la Liberazione

“In due mesi siamo riusciti a risolvere una situazione che chi c’era prima ha tenuto in stallo per quasi 30 anni”. Non nasconde la propria soddisfazione e l’apprezzamento verso i propri collaboratori il sindaco Alan Fabbri, che al fianco del suo vice Nicola ‘Naomo’ Lodi e dell’assessore alle politiche sociali Cristina Coletti ha annunciato la fine dello sgombero del campo nomadi di via delle Bonifiche e del ricollocamento dei suoi abitanti.

Un’operazione che secondo il sindaco andrà a favore sia dei sinti, che potranno iniziare “un vero percorso di integrazione e responsabilizzazione” nelle loro nuove sistemazioni, sia della collettività ferrarese in generale, che “non dovrà più sostenere le spese per il mantenimento e le utenze del campo”.

“Ringrazio gli assessori Lodi, Coletti, i vigili, il questore e il prefetto che ci hanno permesso di gestire al meglio una situazione non facile – afferma Fabbri -. Sono meravigliato dagli interventi e dalle critiche dell’opposizione su questa operazione, che ci ha permesso di trasferire 10 nuclei familiari, anche con grandi fragilità. Prima il campo nomadi pesava sui bilanci del Comune per decine di migliaia di euro, mentre noi siamo riusciti a ridurre a 9.250 euro tutte le spese mensili per gestire queste persone. Un dato importante è che ora tutte le utenze sono intestate alle famiglie che ne fanno uso e il Comune non deve più sostenere le spese per un campo che ha sempre creato molti problemi anche dal punto di vista della sicurezza”.

A riassumere la situazione attuale dei 38 sinti è Lodi, che spiega che quattro nuclei familiari sono stati trasferiti a Monestirolo attraverso la mediazione di Asp e due a Ca’ Frassinetta col supporto di Don Bedin. Tre persone sono uscite dal campo in autonomia, e altre 8 in appartamenti di edilizia popolare tramite l’articolo 3 del regolamento Erp e un’ultima persona in un alloggio condiviso tramite co-housing.

Ricollocati i sinti e sgomberato il campo, ora il nodo politico e legale forse più spinoso è quello relativo alla passata gestione dell’area. Fabbri, Lodi e Coletti confermano infatti di aver inoltrato una segnalazione alla Corte dei Conti riguardo al possibile danno erariale creato dalle passate amministrazioni.

Secondo Lodi infatti nel corso di 29 anni, il campo sarebbe costato “oltre un milione di euro” ai bilanci ferraresi, facendo la somma di 8mila euro al mese per le utenze, 17mila all’anno per le attività delle associazioni mirate all’integrazione, più una lunga lista di spese ‘una tantum’ per le riparazioni nel corso degli anni: 500mila euro per lo svuotamento di vasche biologiche e gpl, 34mila euro per l’impianto elettrico, 50mila per quello idraulico, 38mila per la demolizione e ricostruzione dei bagni e 19mila euro per la recinzione. Cifre insomma di notevole rilevanza che l’amministrazione non esclude di poter cercare di recuperare, almeno in parte, dagli ex amministratori: “Sarà la procura della Corte dei Conti a valutare l’accaduto – afferma il sindaco -, ma in caso di danno erariale i vecchi amministratori sarebbero responsabili in solido”.

Altra questione da chiarire è la presenza, riscontrata nelle ultime settimane, di un nucleo familiare che abitava clandestinamente nel campo nomadi: “Ci è stato segnalato da un’associazione ed è stato immediatamente verificato anche dalla Digos – spiega Coletti -: è qualcosa che verrà approfondito perché se davvero quelle persone erano nel campo da più di un anno significa che ci sono responsabilità che andranno valutate. Oggi quel nucleo non è più sul nostro territorio”.

Altro discorso da chiarire sarà il futuro utilizzo del lotto di proprietà comunale in via delle Bonifiche, che giovedì pomeriggio verrà definitivamente liberato ma per il quale non c’è al momento una nuova ipotesi di utilizzo: “L’area fu presa nell”88 dal sindaco Soffritti in accordo con la famiglia Manuzzi. Uno dei suoi principali problemi è la presenza dei tralicci dell’alta tensione che portano l’elettricità al polo chimico, che era anche uno degli elementi di rischio per i residenti del campo”.

Il prossimo passo sarà ora legato agli accampamenti più piccoli presenti nel territorio comunale, dove vivono gruppi di 2-3 nuclei familiari: “Abbiamo fatto una serie di ricognizioni e continueremo la stessa opera di bonifica – afferma Fabbri -: sappiamo dove sono le aree degradate e abbiamo la volontà di affrontare il problema, anche parlando con le altre amministrazioni comunali per cercare di affrontare in maniera coordinata un problema che non è solo del nostro territorio”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com