Turismo e vacanze
23 Settembre 2019
Il firmamento regionale si è arricchito di nuove destinazioni stellate

Guida Verde Michelin Italie du Nord 2019: l’Emilia Romagna fa il pieno di destinazioni stellate

di Tiziano Argazzi | 4 min

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Oltre alla guida ai top ristoranti, meritevoli cioè di fregiarsi delle sue “stelle”, Michelin propone, da oltre 90 anni, anche una collana dove vengono attribuite le stelle (sempre da una a tre) alle città e ai siti di interesse turistico, con l’obiettivo di orientare il viaggiatore. Si tratta di una valutazione basata sulla ponderazione oggettiva dei criteri seguenti: prima impressione, notorietà, ricchezza patrimoniale o naturale, importanza storica, bellezza, autenticità, qualità della gestione e della manutenzione, qualità dell’accoglienza e della visita.

Il risultato finale è la migliore garanzia per il viaggiatore di avere un’indicazione attendibile e professionale. Infatti il giudizio Michelin è un riconoscimento non solo al valore intrinseco del monumento, ma anche alla capacità di gestione e valorizzazione dello stesso, premessa indispensabile per un’esperienza di viaggio soddisfacente. Il criterio “qualità della gestione e della manutenzione/qualità dell’accoglienza e della visita” ha, infatti, un’alta ponderazione nel calcolo del punteggio finale, proprio perché per Michelin non basta offrire il bello, ma un’esperienza indimenticabile.

Nella Guida Verde Michelin Italie du Nord di quest’anno, l’Emilia Romagna ha fatto il “pieno di stelle” ed il firmamento regionale si è arricchito di nuove destinazioni stellate.

Tanto per cominciare il Teatro Farnese di Parma ha ricevuto le tre stelle, il massimo riconoscimento assegnato a un sito turistico, una garanzia per il viaggiatore di trovarsi di fronte ad un luogo imperdibile, che per Michelin “vale il viaggio”. Lo splendido teatro ligneo fu realizzato per i Farnese (una nobile dinastia del Rinascimento italiano, che governò il Ducato di Parma e Piacenza, dal 1545 al 1731) nel 1619 in uno stile a cavallo tra rigore rinascimentale e fasti barocchi.

In buona parte distrutto dalle bombe del 1944, venne poi fedelmente ricostruito e oggi rappresenta una straordinaria architettura teatrale, che incarna al massimo grado i criteri di assegnazione delle stelle “verdi” Michelin. Sontuosa porta d’ingresso alle ricche collezioni del Palazzo della Pilotta, la sala incanta per la bellezza dei suoi arredi, la sua grandiosità e la sua unicità. Dalla prima – magnifica – impressione, alla buona gestione dell’accoglienza e della visita, il Teatro Farnese merita appieno le tre stelle Michelin.

La terza stella al Teatro Farnese si affianca ad altri luoghi che per Michelin valgono il viaggio o meritano una deviazione. Infatti in  modo analogo a quanto accade per la Guida dei ristoranti, le “trestelle” stanno ad indicare che la destinazione vale il viaggio, una meta imperdibile, un luogo  di fama artistica, storica o naturale internazionale. Le “duestelle” che la meta merita una deviazione durante il viaggio. Infine  quelli con “unastella” sono i posti interessanti, una utile indicazione per chi desidera approfondirne la conoscenza. 

Ebbene in Emilia Romagna secondo la Guida Verde Michelin Italie du Nord 2019 valgono il viaggio (cioè si fregiano delle “trestelle”)  il Complesso di Piazza Maggiore a Bologna, il Duomo, la Ghirlandina e Piazza Grande a Modena, il Complesso di Piazza Duomo e Battistero di Parma ed il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna. Meritano invece una deviazione (cioè sono indicate con  “duestelle”) il  Duomo ed il Palazzo dei Diamanti di Ferrara e l’Abbazia di Pomposa. A Bologna, San Petronio, il Palazzo dell’Archiginnasio, le Torri e la Pinacoteca Nazionale. A Parma il Duomo, la Camera di San Paolo, il Complesso della Pilotta e la Galleria Nazionale; Nei dintorni di Parma la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, la Rocca Meli Lupo di Soragna ed il  Castello di Torrechiara. A Ravenna, San Vitale, il Museo Arcivescovile, Sant’Apollinare Nuovo e Sant’Apollinare in Classe. A Faenza, il  Museo Internazionale delle Ceramiche ed a Rimini il  Tempio Malatestiano. Ci sono poi 55 destinazioni con “unastella”

Le Guide Verdi Michelin, nate nel 1926 da una felice intuizione dei fratelli André e Edouard Michelin,  sono un riferimento internazionale nel mercato delle guide turistiche. Prodotte e commercializzate in otto lingue (francese, italiano, inglese, spagnolo, tedesco, polacco, olandese e ceco), vantano un catalogo di oltre 200 titoli suddivisi in 4 collane, per un totale di 1,8 milioni di guide vendute all’anno. I titoli vengono aggiornati ogni due anni dopo accurate visite sul campo, a garanzia di un’informazione sempre al passo con i tempi.

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