Politica
20 Settembre 2019
Baraldi (Pd) e Vitali (Cgil) contro le "contraddizioni" dell'assessore alla cultura: "Nega ciò che è riportato nei documenti che ha firmato"

Biblioteca alle Corti di Medoro. Pd e Cgil contro la ‘versione’ di Gulinelli: “C’è un limite al ridicolo”

di Ruggero Veronese | 3 min

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“Un progetto è un progetto. La biblioteca alle Corti di Medoro era parte di un progetto di riqualificazione ben più ampio, indispensabile tassello per la rigenerazione dell’intero quartiere”: la consigliera comunale del Pd Ilaria Baraldi non nasconde le proprie critiche all’assessore alla cultura Marco Gulinelli, che nei giorni scorsi ha negato l’esistenza di un progetto della vecchia amministrazione per una biblioteca comunale alle Corti di Medoro (ex Palaspecchi) affermando che “su quel progetto non è mai esistito nulla, se non i muri della sede del nuovo comando della Polizia Locale”.

Una versione dei fatti totalmente contrapposta a quella della ex amministrazione e di Baraldi, secondo cui “il progetto della biblioteca non prevedeva, in effetti, la disposizione delle mensole e l’individuazione dei punti luci o il numero di sedie per tavolo. Questo non ne faceva “una semplice idea”, cioè meno di un progetto. Quando si dice progetto, si intende la cornice di massima che andrà poi dettagliata e declinata. Un progetto necessita della volontà politica per diventare concreto, esecutivo, reale. Il progetto necessita di risorse che si cercano, si trovano e si investono se, appunto, sussiste la volontà politica. La volontà politica che prima c’era, ora manca. Invito quindi l’assessore Gulinelli ad essere meno vago e generico e, possibilmente, meno contraddittorio”.

Ma il tema dello scontro non riguarda solo il progetto stoppato, ma anche la situazione delle altre biblioteche, in particolare per i circa 20 pensionamenti che avverranno nel prossimo anno che potrebbero creare difficoltà ai servizi. Secondo Gulinelli si tratta di “illazioni messe in giro ad arte per screditare l’operato di una giunta che ha da poco cominciato a lavorare su un programma che amplierà e non diminuirà l’offerta culturale di Ferrara”, anche se lo stesso assessore in una replica a un’interpellanza di Baraldi e Modonesi parlava del pensionamento dei dipendenti affermando che “potrebbe mettere a rischio perfino i turni di apertura della Biblioteca Ariostea”.

Una dichiarazione che non è passata inosservata a Baraldi, che attacca l’assessore: “Se leggerà la risposta che i suoi uffici hanno predisposto alla interpellanza sulla biblioteca, a sua firma, potrà verificare una certa distanza rispetto alle dichiarazioni odierne circa il rischio di tenuta del sistema bibliotecario. O “il pensionamento di oltre 20 operatori del servizio potrebbe mettere a rischio perfino i turni di apertura della Biblioteca Ariostea” (risposta alla interpellanza PG 89935/19 del 30 agosto, parole scritte che oggi vengono definite “illazioni messe in giro ad arte per screditare l’operato della giunta”) oppure “i pensionamenti in programma non mettono, come è ovvio, a rischio l’apertura delle biblioteche e la loro fruizione da parte del pubblico” (dichiarazione dell’Assessore Gulinelli sulla stampa di oggi). Chiarita quale delle due sia la versione cui attenersi, resta la curiosità circa i “progetti futuri” dell’amministrazione in ambito culturale (oltre alle mostre di Sgarbi, naturalmente)”.

Una posizione condivisa anche dal segretario della Cgil – Fp di Ferrara, Natale Vitali, che scrive per “esprimere pubblicamente un forte senso di perplessità in relazione alle parole espresse dall’assessore, come se l’allarme lanciato nella missiva, a firma Gulinelli, indirizzata ad un gruppo consiliare l’avesse scritta qualcun altro”. E Vitali contraddice Gulinelli anche sulle sue dichiarazioni di apertura al dialogo (“siamo pronti in ogni momento a dialogare coi sindacati”, sono le parole dell’assessore), dal momento che “a fronte della richiesta di incontro sul tema specifico l’assessore non si è visto e nonostante le richieste di spiegazioni non ha sentito il bisogno di dialogare con le parti sindacali, probabilmente si riferisce ad un’altra vita. In quella reale, attuale, nulla di tutto ciò è avvenuto. Evito di commentare il fatto che i pensionamenti li abbia ereditati dalla amministrazione precedente perché anche al ridicolo c’è un limite”.

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