Goro
20 Settembre 2019
Modificata l'imputazione a carico dei due legali rappresentanti della cooperativa che riunisce i pescatori di Goro

Vongole e tasse. I vertici di Copego accusati di truffa all’Inps

di Daniele Oppo | 2 min

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Goro. Non più una ‘semplice’ indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, seppure tramite tasse più basse, ma una vera e propria truffa ai danni dell’Inps, ordita facendo risultare dati falsi all’ente di previdenza. Il pm Andrea Maggioni ha ribaltato il tavolo, modificando in udienza le imputazioni a carico dei due legali rappresentanti della Copego, la cooperativa che riunisce i vongolari di Goro: il presidente Massimo Gennari e il responsabile amministrativo Paolo Stocco.

La Copego a maggio del 2018 era finita sotto accusa per aver fatto risultare, facendo loro compilare false attestazioni, che 411 pescatori avessero pescato una quantità di vongole entro il limite di 120 quintali ciascuno nell’anno 2014, facendoli dunque passare dalla “fascia 2” alla “fascia 1” che prevede una riduzione dei contributi del 20%. In questo modo i vongolari – ritenuti inconsapevoli – avrebbero versato tra i 320 e i 1.300 euro in meno di tasse, per un totale di quasi 260mila euro.

La contestazione originaria però, se considerata per ogni singolo socio avvantaggiato dalle false attestazioni, si sarebbe potuta chiudere con una sanziona amministrativa, perché ogni singola posizione risultava sotto il limite dei quasi 4mila euro stabiliti dall norma penale.

Il pm Maggioni, nell’udienza del 18 settembre davanti dal Gup, ha sostenuto che in realtà si tratti di un altro reato attribuibile ai responsabili della cooperativa, consistito nell’aver indotto in errore l’Inps presentandogli delle attestazioni false e portandolo a elaborare delle errate richieste di pagamento, con somme inferiori al dovuto ai danni delle casse previdenziali. Una truffa allo Stato a vantaggio di terzi, i soci, determinata dall’aver, con l’inganno, portato l’Inps a redigere atti materialmente e ideologicamente falsi.

Si torna in aula il 6 novembre quando i legali di Gennari e Stocco potranno avanzare le loro richieste, comprese quelle di accedere a riti alternativi.

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