“Anime senza voce”, quando l’arte racconta i minori vittime di violenze
Cena in strada, mostre, conferenze, performance e laboratori in centro storico per la sensibilizzazione contro gli abusi minorili
La sensibilità degli artisti, la competenza degli addetti ai lavori, la consapevolezza dei cittadini si uniscono per dare corpo alle “Anime senza voce“, manifestazione internazionale d’arte contemporanea contro l’abuso minorile che per la quarta edizione ha scelto Ferrara come palcoscenico di mostre, conferenze, laboratori, presentazioni e letture in centro storico dal 20 al 22 settembre.
La volontà di “unire il mondo dell’arte a una tematica molto dolorosa come le violenze sui minori” è il fine di Brigitte Ostwald, presidente dell’associazione benefica “Anime senza voce” nata nel 2010 per raccontare la storia delle vittime e non dei carnefici, che ha radunato 107 artisti, di cui il 40% proveniente dall’estero, in cinque location ferraresi: palazzo Racchetta, galleria Matteotti, palazzo Crema, Grotte del Bodini e galleria Cloister, riaperta eccezionalmente per l’occasione.
Il ricco programma di eventi verrà anticipato giovedì sera, a partire dalle 20, dalla cena in strada promossa dall’associazione Gobetti-Matteotti-San Romano che, tramite la presidente Franca Arca e il consigliere Giorgio Ferroni, si dice “onorata di ospitare l’anteprima, accompagnata dalla musica del Jazz Club e del vintage dj set, per riqualificare la zona”.
Focus della rassegna sarà il convegno “Abuso e violenza sui minori” che venerdì alle 15 a palazzo Crema vedrà a confronto l’avvocato Luciana Sergiacomi della Camera Minore di Padova, la psicologa Valentina Conti e la giornalista Camilla Ghedini, moderate dalla presidente della Camera Minorile di Ferrara Emanuela Sgroi, su convenzioni internazionali, sensazioni e racconti di violenza sui minori per “sensibilizzare usando le parole nel modo giusto”.
Non solo formazione ma anche mostre (tra gli artisti che trasleranno le testimonianze delle vittime in opere d’arte sarà presente il campione mondiale di forgiatura Davide Caprili), performance (come l’inaugurazione alle 18 di venerdì con il regista austriaco Reinhard Auer, introdotto dal critico cinematografico Vito Contento, da Cloister), laboratori per bambini, tornei di mini basket e presentazioni di libri.
Il tutto all’insegna della beneficenza: il ricavato della manifestazione e dell’asta di opere d’arte (sabato alle 20 durante la cena di gala a palazzo Racchetta) verrà devoluto alla Fondazione Acaref “per sostenere la ricerca e la costruzione di una casa per persone con disabilità” spiega il presidente Giampietro Domenicali.
Se l’assessore Matteo Fornasini crede molto nella “rivitalizzazione di aree specifiche del centro storico che purtroppo hanno registrato situazioni spiacevoli di degrado”, il collega Marco Gulinelli punta invece alla speranza “che non è una specie in via d’estinzione, ma garanzia di libertà attraverso l’arte e la cultura”.
Valori in cui crede il Lions Club Ferrara Diamanti che venerdì alle 10 in sala consiliare consegnerà il premio New Voices a Nedda Alberghini Po e alla stessa Brigitte Ostwald che ha portato le Anime senza voce a Ferrara, “città – chiosa la presidente Lions e Isco Anna Maria Quarzi – che ha risposto in maniera corale a questo delicato e complesso problema”.