Attualità
16 Settembre 2019
Sorvolare la città, dal centro storico alla campagna. Emozioni dall'alto con il Rabadan Team

Un viaggio ‘fortunato’ in mongolfiera su Ferrara

di Elisa Fornasini | 3 min

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Decollare dall’oasi verde del parco urbano, sorvolare il Baluardo delle Mura, intravedere l’immensa distesa della Certosa, farsi rapire dai 20 piani del grattacielo, virare verso il centro storico estense, sfiorare le torri del Castello, osservare il cantiere che cela il Duomo, superare il mercato verso Porta Paula e viaggiare dolcemente su via Bologna verso la campagna di San Martino.

È una esperienza leggera come l’aria quella di volare in mongolfiera. Quando il Ferrara Balloons Festival sprigiona la sua anima e fa attraversare il cielo su una cesta ‘aerostatica’. Tra gli ospiti della quindicesima edizione, c’è il Rabadan Team direttamente da Torino e bassa Val di Susa che fa prendere letteralmente il volo.

Bando alla scaramanzia,si prende quota anche venerdì 13. E si è ancora più fortunati: dopo una sveglia all’alba, spira un venticello perfetto verso sud. È un vento direzionale che attraversa la città nel suo cuore, dalle Mura in piazza, dal centro alle frazioni. Tutto dall’alto.

“Facciamo un volo livellato” spiega il pilota Davide Morando, con alle spalle 18 anni da pilota e 30 anni di passione, al comando del bruciatore. Si vola più bassi nella brezza del mattino, dove il silenzio si sente finché la città non prende vita, e ti ritrovi a salutare gli operai che iniziano a lavorare sui ponteggi.

L’atmosfera è eterea, nel vero senso della parola, a 2500 piedi e oltre. “Questo è l’orario migliore, ma anche volare al pomeriggio tardi regala emozioni, basta farlo in orari in cui si evitano le termiche”, racconta Davide, che a 19 anni ha “felicemente iniziato a fare lo sherpa, mi sono pagato l’università con questo lavoro. Poi ho lavorato per sei anni in Asia e quando sono tornato io e un mio amico abbiamo rilevato l’attività di mongolfiere, come piloti e costruttori di strutture gonfiabili”.

Si parla lungo corso Ercole I d’Este fino ad attraversare il cortile del Castello, la Cattedrale ancora chiusa, il listone e via Bologna. La direzione punta dritta all’immenso parcheggio dell’ipercoop “Il Castello”.

“Ormai conosco Ferrara dall’alto” scherza il pilota che frequenta spesso Ferrara e Mondovì, “i due grossi poli di volo in Italia”, ma con “Ferrara abbiamo un rapporto molto stretto: l’abbiamo scoperta nel 2001 quando ci hanno contattato per fare pubblicità con la mongolfiera alla ciclabile destra Po inaugurata a Stellata di Bondeno, poi con i Balloons ci siamo innamorati della città: abbiamo coperto le prime sei edizioni poi, dopo una pausa, siamo tornati l’anno scorso e ci è piaciuta di nuovo, sempre di più. È sempre un piacere partecipare”.

È tempo dell’atterraggio dolce su un campo in via Fabbro, ma la festa continua sulla terraferma: nel pomeriggio di venerdì, sabato e domenica il Rabadan Team si è anche travestito per intrattenere il pubblico a tempo di musica prima della partenza, pardon, del decollo, verso una meta sconosciuta.

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