Attualità
12 Settembre 2019
Il colonnello Andrea Desideri lascia la città per dirigere la scuola dell'Arma in Sardegna: "I ferraresi si aspettano sempre il meglio"

Il saluto del comandante dei carabinieri: “Tre anni ricchi di soddisfazioni”

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Tre anni molto stimolanti, in cui è successo di tutto, ma ricchi di soddisfazioni professionali e interpersonali in una città dove il livello della qualità della vita è elevatissimo”. È il ricordo del mandato ferrarese del colonnello Andrea Desideri, ormai ex comandante provinciale della compagnia dei Carabinieri di Ferrara, che venerdì 13 settembre lascerà la città estense in direzione Sardegna.

Un ‘ritorno alle origini’: il colonnello andrà a dirigere la scuola allievi carabinieri di Iglesias, comandata da suo padre 35 anni fa, e tornerà a vivere nell’alloggio dove ha passato l’adolescenza. “Mi sto avvicinando ai trent’anni di servizio ma non ho mai coperto un ruolo nel settore addestrativo, sarà sicuramente un’esperienza interessante oltre che un dovere morale” ci racconta Desideri, in visita in redazione per l’ultimo saluto prima della partenza.

“Sono molto dispiaciuto di lasciare Ferrara perché è una città accogliente: avendo vissuto da nord a sud, isole comprese, e all’estero posso assicurare che qui il livello di qualità della vita è elevatissimo ma il cittadino ferrarese si aspetta sempre di più” osserva il colonnello che ritiene di aver fornito “risposte tangibili alle aspettative dei ferraresi; avremmo potuto fare ancora meglio ma mi sono calato nei legittimi desideri della popolazione che ti è riconoscente quando offri poche e chiacchiere e più fatti concreti”.

Lo stesso profilo degli uomini e delle donne dell’Arma è cambiato in questi anni, “devono essere sempre più professionalmente preparati e in grado di percepire il fabbisogno della comunità, infondendo senso di sicurezza e vicinanza ai cittadini con stile e sensibilità”, in cui gioca un ruolo chiave la ventina di donne in servizio nel comando provinciale che affronta con particolare sensibilità i maltrattamenti in famiglia, “a cadenza ormai settimanale”.

La violenza è un tema molto sentito ma “abbiamo toccato con mano anche episodi di bullismo, femminicidio e omicidio, come la donna esasperata che ha ucciso il suo compagno a Copparo, sono situazioni limite non solo a Ferrara ma in tutto il territorio nazionale”. Un impegno costante su tutta la provincia, “una realtà estesa che va tenuta sotto controllo attraverso un dispositivo territoriale importante” che conta cinque comandi di compagnia, 38 stazioni e oltre 500 carabinieri in servizio.

Un lavoro tangibile – “più pattuglie fuori per servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico, più attività operative che si traducono in più arresti” – ma anche ‘invisibile’ come “indagini di profilo internazionale di cui non posso svelare particolari, intercettazioni telefoniche e pedinamenti in borghese”, sempre in un “rapporto fattivo con le altre forze dell’ordine”.

Nel pomeriggio è fissato l’ultimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura in attesa del suo successore, il colonnello Gabriele Stifanelli, con il quale “ho già avuto colloqui – rivela l’ex comandante Desideri -: conosce già il tessuto ferrarese come capo ufficio Oaio (Ordinamento addestramento informazioni operazioni, ndr) a Bologna e quindi sarà avvantaggiato, o almeno potrà partire subito con un ritmo decisivo”.

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