Copparo
7 Settembre 2019
Altro sopralluogo in via Primicello. Portati via anche un guanto e una camera d'aria. Trovato un foglietto con dei conti

Femminicidio Fusi. Nuovo accesso nel garage: prelevato un cuscino intriso di sangue

di Daniele Oppo | 3 min

Leggi anche

I quarant’anni del Parco Verde

Torna "Al Parko Zardi", l'evento al Parco Verde di Villa Zardi che festeggia i quarant'anni del Centro, organizzato dal Centro di Promozione Sociale Parco Verde e Asd Dynamo 1991 con il patrocinio del Comune di Copparo

Elezioni. A Copparo si cercano 88 scrutatori

È pubblicato l’avviso relativo alla nomina degli scrutatori ai seggi del Comune di Copparo: sono 88 quelli necessari per le elezioni europee e amministrative dell'8-9 giugno 2024. Le manifestazioni di disponibilità dovranno pervenire all’Ufficio elettorale entro lunedì 13 maggio

(archivio)

Copparo. Un cuscino intriso di sangue, una camera d’aria e un guanto in lattice sporchi di materiale ematico e la stampa di una fotografia di un cane con dietro dei conti scritti a mano. Sono i nuovi reperti prelevati dal garage di via Primicello, la scena del crimine dove Saverio Cervellati ha ucciso la compagna Cinzia Fusi a colpi di mattarello.

Nuovo sopralluogo.  I carabinieri al seguito del maggiore Giorgio Feola, comandante della Compagnia di Copparo – accompagnati anche dai legali della parti, l’avvocato Denis Lovison per la famiglia Fusi e Elisa Cavedagna per Cervellati – hanno effettuato un nuovo sopralluogo nel pomeriggio di venerdì 6 settembre. Un ingresso durato circa un’ora, dalle 14,30 alle 15,30. Si cercavano riscontri alle dichiarazioni rese da Cervellati, ma anche elementi per battere piste investigative alternative, tutte aperte fino a questo momento. In parallelo gli uomini dell’Arma stanno sentendo molte persone per cercare di ricostruire la vita della coppia.

Il maggiore Feola sulla scena del crimine

Cuscino, guanto e camera d’aria. Da chiarire, innanzitutto, il ruolo dei nuovi oggetti prelevati. Secondo Cervellati, che inizialmente nel primo interrogatorio non ha fatto cenno al cuscino o al guanto, erano oggetti che si trovavano lì già al momento dell’omicidio e non sono stati strumenti utilizzati per immobilizzare la Fusi o impedirle di urlare o, ancora, bloccare la perdita di sangue.

“Cervellati non le ha citate quando è stato interrogato perché non erano rilevanti secondo lui, gliene ho chiesto conto io dopo il primo sopralluogo in cui li avevo notati – riferisce l’avvocato Cavedegna -. Lui mi ha detto che il cuscino è quello del cane, e infatti era sporco anche di peli di cane, ed era vicino al corpo per questo è intriso di sangue. La camera d’aria era sotto il mobile con gli utensili vari, tra il cuscino e il muro. Cervellati ha dichiarato di non aver usato altro, oltre al mattarello”.

Finora non sono emersi segni evidenti di lotta, di immobilizzazione o di soffocamento nel corpo di Fusi, né in quello di Cervellati, ma ovviamente si attende l’esito degli accertamenti compiuti dal medico legale. Nei giorni scorsi, come riportato dal Carlino, era stato notato anche un fazzoletto, anche quello intriso di sangue della Fusi.

Un foglietto con dei conti. Il foglietto con la contabilità si ricollega alla busta ritrovata e aperta lunedì scorso, contenente 630 euro. Di quel foglio, spiega ancora la legale di Cervellati, “aveva già dato indicazioni, ma non era stato trovato nello scorso sopralluogo”. È un ritrovamento importante perché inizialmente si era ipotizzato che la busta contenesse dei soldi messi da parte per la fuga (mai avvenuta, anzi, è stato Cervellati a denunciare l’accaduto e consegnarsi ai carabinieri), “ma lui ha detto che erano per la moglie, per restituirle parte di un debito che aveva con lei: anni fa le aveva chiesto dei soldi per poter pagare alcune mensilità arretrate alla Fusi, e infatti c’era il nome della moglie sulla busta”. Quei conti sul foglietto prelevato dovrebbero essere una chiave di lettura in tal senso, ma gli inquirenti ancora non si sbilanciano e cercano di capire se Cervellati, in realtà, avesse pensato di scappare via prima di pentirsi.

Cinzia si sarebbe potuta salvare? Anche per questo, per l’avvocato Lovison è importante fare tutti i controlli del caso anche sulla situazione patrimoniale dell’assassino reo confesso: “Stiamo aspettando con interesse l’esito degli accertamenti bancari e patrimoniali sul Cervellati – spiega a Estense.com -, potrebbe emergere un movente ulteriore rispetto a quello che è stato prospettato dal Cervellati stesso e questo cambierebbe la sua posizione. Attendiamo anche l’esito dell’autopsia per capire se Cinzia si sarebbe potuta salvare oppure no in quell’ora in cui è rimasta agonizzante”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com