Spettacoli
6 Settembre 2019
Il padre del rap inaugura "Giardino Wow" sul baluardo di viale IV Novembre, dove si "pedala" anche contro "l'ombra dell'intolleranza"

Frankie hi-nrg fa ballare il sottomura (e anche quelli che benpensano)

di Elisa Fornasini | 3 min

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La presentazione del libro è saltata, poco male. Il concerto è più un dj set, poco male. Frankie hi-nrg non fa rimpiangere nulla e lo dimostrano le circa 300 persone che giovedì sera hanno trasformato il sottomura di viale IV Novembre in una pista da ballo a cielo aperto.

Il rapper torinese ha inaugurato la seconda edizione del festival “Under the Walls”, promosso dal circolo Arci Bolognesi al Baluardo di Santa Maria della Fortezza per trasformare il cuore della zona Gad in un “Giardino Wow”, nome del contenitore di eventi che fino a dicembre animerà il quartiere con musica, sport e arte circense.

E il primo commento, ad ascoltare lo ‘showcase’ di Frankie hi-nrg, è proprio “wow”. Il padre del rap italiano, all’anagrafe Francesco Di Gesù, stupisce anche in veste di dj mentre mixa pezzi di “hip hop buono” sulle mura, che rimbalzano fino allo stadio.

Chi si è presentato alle 19.30 per la presentazione del libro “Faccio la mia cosa” è rimasto a bocca asciutta, se non fosse per la birra, gli hamburger e il dj set di Al Anárch e Sottomurasoundsclick che ha scaldato il pubblico fino alle 22, quando è apparso sul palco il ‘maestro di cerimonia’, dietro una consolle che non ha praticamente mai abbandonato.

Tra un remix di Eminem, una hit di Snoop Dogg e i ‘sound of the beast’ di Krs-One, l’mc prende finalmente in mano il microfono per salutare Ferrara e omaggiare la città delle biciclette con “Pedala” al ritmo di “pedala insegui la tua storia ovunque vada, pedala macina chilometri di strada, pedala l’hai voluta tu la bicicletta, pedala più in fretta”.

Sempre attuale è “Libri di sangue”, estratto dal primo album “Verba manent” del ’93 ma che potrebbe essere stata scritta oggi perché “è un tema ricorrente”, ovvero che “c’è chi la chiama intolleranza quest’ombra che avanza, che incalza, che aumenta di potenza: figlia di arroganza e di ignoranza, ragione di vita di chi ha perso la coscienza e crede ciecamente nella supremazia di una razza sulle altre”.

Il messaggio rimane anche mentre si salta su “Jump Around” degli House of Pain o si ascolta una versione velocizzata della celeberrima “Quelli che benpensano”. Ma è proprio sull’esibizione a cappella di “Disconnetti il potere” che Frankie hi-nrg dimostra di non avere perso il flow, in “fiumi di parole” che strappano applausi dai giovani festaioli che gridano “se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo”.

“L’anno scorso per otto minuti di ritardo sono arrivati 900 euro di multa, dai, se dobbiamo dire le cazzate allora andiamo al governo” scherza il rapper che concede comunque le ultime metriche su “una realtà unica, tragica, storica, priva di retorica, figlia dell’America, isterica discarica di oniriche illusioni che ci appaiono paradisi ma che invece son gironi infernali di emozioni artificiali. Basta! Ribellarsi è un dovere”. E ascoltarlo è un piacere.

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