Spal
13 Luglio 2019
Le verifiche si dovrebbero concludere entro la prossima settimana: se escluderanno problemi strutturali, via libera al dissequestro

Stadio Mazza, due ore di sopralluogo prima delle verifiche strutturali

di Ruggero Veronese | 2 min

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Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

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Due ore di sopralluogo all’interno dello stadio Paolo Mazza, per preparare le verifiche tecniche che la settimana prossima valuteranno la situazione dell’impianto sportivo. È durata dalle 12 alle 14 la visita della delegazione composta dalla guardia di finanza, dal consulente della procura Carlo Pellegrino e dai tecnici della ditta che dovrà eseguire i test strutturali. Una visita da cui potrebbe dipendere l’intera annata sportiva della Spal, che in caso di un esito positivo potrà vedere il dissequestro dell’impianto e il suo ritorno alla piena operatività, in tempo per la prima partita di Coppa Italia il 18 agosto.

Le verifiche consisteranno in prove di sforzo e di carico sulle coperture della curva est e della tribuna nord, effettuate attraverso dei tiranti metallici che verranno agganciati alle strutture. L’obiettivo è misurare la loro deformazione elastica e il loro ritorno alla forma originale. Si tratterà di test relativamente rapidi e che potrebbero già concludersi entro la prossima settimana: nel caso i risultati diano garanzie sulle tenuta strutturale dello stadio, la struttura potrà già essere dissequestrata e l’inchiesta si concentrerà su aspetti decisamente meno ‘impattanti’ sull’attività della Spal, ovvero le diatribe interne tra le aziende che si sono occupate dei lavori e che lamentano mancati pagamenti reciproci e altri nodi a livello contrattuale.

Nel frattempo in mattinata anche il Comune di Ferrara ha nominato i propri consulenti che parteciperanno alle verifiche tecniche disposte dalla procura: si tratta per gli aspetti tecnici del capo settore Opere pubbliche e Mobilità, Luca Nannetti, e per quelli legali degli avvocati Edoardo Nanetti e Barbara Montini del Servizio Affari Legali.

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