Politica
10 Giugno 2019
Il nuovo primo cittadino in trionfo in una piazza municipale straripante di persone: "Un risultato storico, dai prossimi giorni al lavoro per la giunta"

Dopo 70 anni la destra finisce di rincorrere. Fabbri: “Sarò il sindaco di tutti”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Prima l’attesa, prudente e scaramantica, di fronte alla sede ferrarese della Lega. Poi, quando attorno alle 23:45 le indiscrezioni e i primi dati dai seggi cominciano a mostrare il netto trend a favore di Alan Fabbri, tra la cinquantina di sostenitori del Carroccio radunati in via Ripagrande esplode la festa. E tra cori, applausi e addirittura la ‘sfilata’ della vittoria di ‘Naomo’ Lodi sull’apecar ‘elettorale’, il popolo di Alan Fabbri si prepara all’arrivo del nuovo sindaco a Ferrara, per portarlo in trionfo fino a una piazza municipale traboccante di folla anche a tarda ora.

Inizia così l’avventura da sindaco estense di Fabbri, che nel suo primo discorso dopo la vittoria rende l’onore delle armi all’avversario Aldo Modonesi e spiega che nei prossimi giorni inizierà il lavoro per formare la squadra di giunta: “Ho sentito il candidato del centrosinistra, che ringrazio – afferma Fabbri , che all’una di notte si presenta nella sala stampa del Comune al fianco della senatrice Lucia Bergonzoni e degli alleati di coalizione Vittorio Sgarbi e Matteo Fornasini -, e avremo modo di parlare di nuovo nei prossimi giorni per gestire questa fase di transizione. È stata una campagna difficile e lunga, che abbiamo cercato di vincere parlando di programmi, a differenza dei nostri alleati che in alcuni momenti sono scesi un po’ in basso. Voglio ringraziare i ferraresi per la loro fiducia, sarò il sindaco di tutti, perchè tra cinque anni quando ci ripresenteremo voglio avere la fiducia anche di chi questa volta non ci ha votato”.

Il nuovo sindaco afferma che “nei prossimi giorni inizieremo a lavorare sulla squadra di giunta. Ho già avuto la fortuna di essere sindaco e abbiamo una classe di amministratori importante. Oggi è una svolta anche per il settore delle aziende pubbliche di questo territorio, a partire dall’Asl e da quelle legate alla sanità. Questo risultato, insieme a quello ottenuto a Forlì, è un grande segnale anche in vista delle prossime elezioni regionali”.

Concetti che Fabbri del resto afferma fin dal suo arrivo alla sede della Lega, circa mezzora prima della camminata trionfale verso piazza municipale, quando al fianco dei suoi ‘fedelissimi’ si lascia andare alle prime impressioni a caldo: “È un risultato storico ed è una grande responsabilità. Per me è una grandissima soddisfazione che non avrei mai potuto immaginare quando da ragazzo mi sono iscritto alla Lega. A chi dedico questa vittoria? La dedico proprio a quel ragazzo che a 14 anni credeva nella Lega Nord, ma anche a tutte le persone che mi hanno sostenuto, perchè questo non è solo la vittoria di un simbolo ma una possibilità di cambiamento”.

Non sono mancate un po’ di cadute durante i sacrosanti festeggiamenti. Ma il tempo delle polemiche, del resto, è ormai alle spalle: al di là dello stile più o meno impeccabile di alcuni festeggiamenti, le prime parole di Fabbri hanno puntato su un clima più disteso e cercato di ridurre la distanza con l’elettorato avversario. Dopo anni in cui la Lega nella città estense si è fatta conoscere in primis attraverso il carattere esplosivo e ‘guerrigliero’ di Nicola Lodi, ora Ferrara scoprirà quello più moderato e diplomatico di Alan Fabbri: la Lega di governo dopo quella di lotta. Se la formula sarà quella giusta e il cambiamento quello che i ferraresi desideravano, solo il tempo potrà dirlo. Ma questa notte, per mezza Ferrara, l’unico pensiero è partecipare a una festa rimandata per 70 anni che anche il vicepremier Matteo Salvini festeggia: “Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant’anni!”, scrive su Facebook.

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