Politica
5 Giugno 2019
Mantovani: “Ognuno dei cinquestelle di Ferrara, con la propria testa e non per ‘disciplina di partito’, valuterà chi è più affidabile e voterà il 9 giugno”

Tre stelle per cinque priorità, le richieste del M5S sul tavolo di Fabbri e Modonesi

di Daniele Oppo | 2 min

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Tommaso Mantovani

Tre stelle per cinque priorità. Il M5S di Ferrara ha messo sul tavolo degli sfidanti al ballottaggio – Alan Fabbri e Aldo Modonesi – i suoi temi in modo che i propri elettori possano fare una scelta consapevole il 9 giugno.

I due aspiranti sindaco hanno incontrato nei giorni scorsi una delegazione pentastellata guidata dall’ex candidato Tommaso Mantovani che spiega: “Quando e se risponderanno pubblicamente, ognuno dei cinquestelle di Ferrara, con la propria testa e non per ‘disciplina di partito’, valuterà chi è più affidabile e voterà il 9 giugno. Questa è la visione più democratica possibile. E senza niente in cambio. Chiunque vincerà, state sicuri che sarà grazie ai voti del M5S. Siamo disposti a collaborare su questi temi – spiega Mantovani – ma su tutto il resto dal 10 giugno ricominciamo a fare opposizione”.

Le stelle, dicevamo, sono tre e sono grandi cavalli di battaglia pentastellati. La prima riguarda la ripubblicizzazione del servizio idrico “previa revoca della concessione dei servizi idrici ad Hera nel 2014. Riacquisto delle reti idriche per una gestione pubblica in house ed eliminazione delle parti con tubature ancora in cemento-amianto. Anche grazie alla vendita delle azioni Hera del Comune”.

Poi, seconda stella, l’ambiente e la questione dei rifiuti. “Obiettivo rifiuti zero, con partenza della revoca della concessione della raccolta dei rifiuti ad Hera, scaduta da un anno, ma in regime di proroga attualmente”,  chiedono i Cinque stelle, che aggiungono alla lista anche  la “riqualificazione energetica degli edifici comunali, con dematerializzazione dei rapporti pubblico-privato e conseguente diminuzione della burocrazia”.

Ultima stella è quella della sanità, anche questa con doppio tema. Il primo parla di “un’emergenza sanitaria per alcune patologie” e chiede un “monitoraggio dell’incidenza di cancro nel comune di Ferrara e opere di prevenzione”. Il secondo, invece chiede un “presidio sanitario in corso Giovecca, con mansioni di Punto Bianco per le urgenze differibili (codici bianchi e verdi), onde alleggerire il pronto soccorso di Cona”.

Su quest’ultimo punto – che Modonesi nel suo appello agli elettori del M5S ha bypassato – Mantovani già nota un sintomo di probabili distanze con il candidato del centrosinistra: “Ero all’incontro con Cgil, Cisl e Uil e mi è parso di capire che Modonesi sparasse a zero sul Punto Bianco, può darsi che abbia capito male, altrimenti sarebbe già un punto che salta. Per il resto aspettiamo con fiducia”.

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