Cronaca
31 Maggio 2019

Fials: “Criticità alla clinica Salus, chiediamo un intervento”

di Ruggero Veronese | 4 min

La FIALS, da oltre un anno, con proprie lettere del 12-3-2018 e del 17-9-2019, chiede, ai vertici SALUS, senza risultati, di porre in atto interventi correttivi sia strutturali che organizzativi, per migliorare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari, infermieri ed OSS , per consentire agli stessi di lavorare in sicurezza e, di garantire ad i pazienti un’assitenza di qualità.
I problemi evidenziati nelle note FIALS succitate, sussistono a tutt’oggi.

CRITICITA’ STRUTTURALI
Reparti di degenza 3° e 1° piano totale 84 posti letto
La situazione nei reparti di degenza è preoccupante, le attrezzature sono carenti numericamente e difettano di manutenzione:
@ 28 letti su 84 sono senza ruote, altri non regolabili in altezza, rotti, lo spazio tra parete e la fiancata del letto e fra letti è ridotto, di molto inferiore ai 90 cm prescritti.
@ Difficoltoso pure l’uso dei sollevatori, per problemi riconducibili agli spazi ridotti, 3 in totale di cui 1 rotto e 2 obsoleti.
@ mancanti di ruote anche parte delle poltrone,
@ 2 roller , di cui 1 rotto.
Tali condizioni di lavoro, sottopongono il rachide e le articolazioni dei lavoratori a continui traumi, conseguenti alle ripetute azioni di spostamento e trascinamento di letti, poltrone, a pieno carico, nell’arco della giornata, per lo svolgimento di attività, quali: cure igieniche, mobilizzazione dei paziente a letto o durante il passaggio dalla poltrona al letto e viceversa oppure , il trasbordo in barella, ecc. Nemmeno i facchini sono sottoposti a tanta fatica.

@ letti privi del “trapezio”, il supporto che serve ai paziente per aiutare/aiutarsi nella movimentazione.
@ Soppresso il locale di deposito del materiale sporco, biancheria e rifiuti urbani, per fare spazio ad un bagno attrezzato, necessario certamento, ma, necessario è anche il deposito, la cui soppressione, costringe gli OSS, ad abbandonare il proprio posto di lavoro, più volte per ogni turno, per smaltire i rifiuti urbani e la biancheria sporca, tempo sottratto all’assistenza diretta al malato, non autosufficiente, anziano, con pluripatologie, che si somma all’ulteriore tempo impiegato per il trasporto salme, per il recupero e ritiro carrelli per colazione, pranzo, cena, OSS già in affanno da 6 mesi, per l’assenza di un’ operatrice che aiutava nella distribuzione del vitto, nella risposta ai campanelli, ecc.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DOTAZIONE ORGANICA
I lavoratori riferiscono l’ aumentano in misura consisente della commistione tra pazienti chirurgici e internistici.

“Letti appoggio chirurgici” sono alloccati sia nel reparto di medicina per acuti del 3° PIANO, settore B, sia al 1° PIANO in LPA che, da tempo, ospita pazienti ortopedici, nell’ immediato post-operatorio o in 1° giornata.

Episodicamente, anche le pratiche di’accoglimento dei pazienti che devono essere sottoposti ad intervento chirugico nella medesima giornata, gravano sui 2 soli infermieri in turno al 3° piano:

Una situazione che genera ansia e tensione per il timore di errori e, nella consapevolezza di sottrarre tempo assitenziale ai pazienti ricoverati, fonte frequente di attrito con i pazienti stessi o con i loro familiari.

Ma di quanto sono incrementati gli interventi chirugici? considerato il crescente fenomeno dei “letti aggiuntivi chirugici” in medicina ed in LPA, visto che, episodicamente gli infermieri della medicina del 3° piano, sono obbligati ad effettuare le pratiche di accoglimento dei pazienti da sottoporre ad intervento chirugico, considerato che gli operati chirurgici ambulatoriali stazionano su seggiole nelle stanze di degenza di medicina; nonostante all’interno della struttura al 2° piano sia alloccato il reparto di chirurgia complanare con le Sale Operatoriecon oltre 25 PL.

Con quale organico infermieristico ed OSS si fa fronte a tale incremento? E’ rispettato Il Dlgs 66-2003, gli intervalli necessari per il ripristino del setting operatorio sono congrui?.

Il personale infermieristico ed OSS, di area medica è stato adeguatamente formato per l’assitenza del paziente chirurgico?

La FIALS, per quanto su esposto, chiede di rivedere le dotazioni organiche al rialzo, sia per gli OS, in considerazione del tempo dedicato alle attività extra assistenza diretta al paziente, sia che per gli infermieri, il cui rapporto ottimale infermieri/pazienti è di 1 a 6 e non 1 a 16 o 1 a 17.

La FIALS, perquanto su esposto chiede alle SSVV che leggono per cconoscenza, per quanto di propria competenza, maggiori controlli, alfine di verificare se sono rispettati i requisiti di autorizzazione ed accreditamento, se è stato approvato il DVR (Documento Valutazione del Rischio).

L’ospedale privato accreditato SALUS, è finanziato con denaro pubblico, agli operatori sanitari ed ai pazienti devono trovare le medesime garanzie e medesime tutele del personale e dei pazienti che afferiscono alle strutture pubbliche.
In mancanza di riscontro sollecito e positivo, la FIALS valuterà quali azioni intraprendere a tutela dei lavoratori e dei pazienti.

Distinti saluti

Segretaria Generale Provinciale FIALS
Mirella Boschetti

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