“L’inadeguatezza della direzione generale dell’azienda Usl che fa pagare ai dipendenti proprie carenze e limiti, ci sembra una misura ormai colma”: non nasconde il proprio sdegno il presidente del Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione, Aldo Ferrante, nel parlare delle contravvenzioni che dovranno essere pagate da alcuni dipendenti Usl per le auto dell’azienda parcheggiate fuori dalla sede di via Cassoli. Mezzi che secondo Ferrante non potevano trovare posto all’interno del cortile interno, a causa dell’esiguità dei posti disponibili e delle tre piazzole riservate ai direttori dell’azienda (generale, amministrativo e sanitario), e che sono stati parcheggiati venerdì scorso lungo la strada che separa l’Usl e lo stadio Mazza.
Al momento della sosta non era in vigore alcun divieto, che è però scattato il giorno successivo, quando sono scattate le ordinanze contingenti per la partita dalla Spal, che impongono anche per ragioni di sicurezza di lasciar sgombere le strade circostanti. Ecco quindi che per alcuni mezzi dell’Ausl è scattata la rimozione forzata con conseguente multa e tariffa per il carro attrezzi. Il tutto a carico dei dipendenti responsabili di aver lasciato le automobili in strada.
Una conseguenza che se sul piano legale o formale non dovrebbe sollevare particolari obiezioni (e che del resto è pratica comune sia nelle aziende pubbliche), in questo caso scatena le lamentele del comitato presieduto da Ferrante, secondo cui la questione dei parcheggi è per i dipendenti dell’Usl di Ferrara “un problema che si trascina da parecchi anni e non sembra aver trovato un’adeguata risposta, se non quella di far pagare all’ultimo utilizzatore del veicolo le spese di contravvenzione, rimozione e sosta”. Secondo Ferrante infatti “ci risulta che i tre direttori dell’azienda Usl abbiano riservati per 24 ore e 365 giorni all’anno tre posti in cortile, più un garage interno alla sede Usl. Ai dipendenti che utilizzano gli automezzi per servizio vengono invece lasciati posti insufficienti a parcheggiare tutte le vetture, per cui spesso succede che l’ultimo arrivato sia indotto dalle circostanze contingenti a parcheggiare l’autovettura il più vicino possibile alla sede, il più delle volte nella strada pubblica prospicente, cioè in via Cassoli”.
Una situazione che secondo il presidente del comitato si è aggravata negli ultimi mesi, per via di alcuni lavori in corso all’interno della sede Usl che portano anche alcuni operai esterni a parcheggiare nel cortile interno. “L’azienda – aggiunge Ferrante – dovrebbe avere l’obbligo di adottare un regolamento idoneo a garantire ai dipendenti che conducono i veicoli aziendali, di non avere intralci nel trovare posto all’interno delle aree di parcheggio. Non sempre accade, infatti veicoli di aziende esterne e anche veicoli di privati vengono spesso intravisti all’interno della sede Usl, riducendo gli spazi utili al parcheggio dei veicoli aziendali”.
In attesa di un nuovo regolamento, secondo Ferrante le multe non dovrebbero essere nemmeno pagate col denaro pubblico dei bilanci Ausl, ma “le dovrebbero pagare i direttori di tasca propria e non con il denaro della collettività. Perchè sono i direttori che non hanno saputo risolvere questo semplice problema”.
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