Boom dell’affluenza nel pomeriggio e poi un brusco rallentamento dopo le 19, fino alla chiusura dei seggi, alle 23. Forse i politologi ricorderanno come “effetto Spal” il particolare trend che ha caratterizzato l’affluenza alle elezioni di domenica 26 maggio a Ferrara, che dopo i numeri da record registrati per buona parte della giornata ha subito un brusco stop, pur assestandosi su livelli leggermente superiori rispetto alle precedenti consultazioni europee e amministrative.
Amministrative. L’affluenza definitiva alle ore 23 a Ferrara è pari al 71,50%, che supera il 69,68% delle elezioni del 2014 che videro l’elezione al primo turno di Tiziano Tagliani. L’andamento della giornata lasciava prevedere un’affluenza ancora maggiore, dal momento che alle ore 12 si era già a soglia 27,09% (24,73% nel 2014) e alle ore 19 si era toccato il 60,36% (54,84% nel 2014).
Come premesso, la partita della Spal in programma alle 20:30 per l’ultima giornata di campionato ha probabilmente pesato sul trend dell’affluenza, visto che è facile pensare che molti ferraresi possono aver scelto di andare a votare di mattina o nel primo pomeriggio per poter dedicare la serata alla partita. Dal tardo pomeriggio sono stati segnalati da alcuni cittadini, in particolare anziani o con problemi di mobilità, per accedere al seggio della scuola Govoni, a pochi metri dallo stadio Mazza, proprio per la difficoltà a trovare parcheggio nelle vicinanze durante la chiusura delle strade circostanti in concomitanza con la partita.
Vediamo poi gli altri Comuni chiamati al voto per scegliere consiglio e amministrazione locale. Masi Torello si conferma campione provinciale dell’affluenza con il 77,85% degli aventi diritto al voto, dopo che già nel 2014 aveva primeggiato in questa classifica col 76,33%. Si conferma al secondo posto Voghiera col 73,41% (75,81% nel 2014), seguita da un folto gruppo che balla tra il 70-71%: Tresignana al 71,77%, Ferrara al 71,50%, Poggio Renatico al 71,10% (74,79% nel 2014), Jolanda di Savoia al 71,08% (74,93% nel 2014), Riva del Po al 70.90%, Ostellato al 70,73% (70,62% nel 2014).
Sotto alla soglia del 70% troviamo invece Copparo al 69,27% (71,44% nel 2014), Fiscaglia e Lagosanto entrambe al 67,16% (nel 2014 erano rispettivamente a 73,19% e 73,75%) e Mesola al 65,39% (69,86% nel 2014).
Il dato definitivo sull’affluenza in provincia è pari al 70,76%, di poco inferiore al 70,93% di cinque anni fa.
Europee. Perdono un po’ di appeal le elezioni europee in provincia di Ferrara, che a livello di affluenza perdono quasi un punto percentuale scendendo dal 68,88% al 67,97% con notevoli distacchi da un Comune all’altro, superiori addirittura a 25 punti percentuali.
Il dato che balza più all’occhio è quello più negativo: Comacchio si conferma il comune più lontano dall’Europa e con il 48,96% di affluenza conferma e abbassa il dato del 2014, quando con il 49,76% degli aventi diritto al voto fu il Comune con la minor affluenza. Gli unici altri Comuni sotto a quota 60% sono Goro, con il 58,62% di affluenza (56,49% nel 2014), e Codigoro al 59,1’% (60,88% nel 2014).
Risalendo lungo i dati dell’affluenza troviamo Bondeno al 62,54% (che crolla dal 76,59% del 2014), Cento al 62,73% (65,65% nel 2014), Portomaggiore al 63,68% (65,75% nel 2014),Terre del Reno al 64,48%, Mesola al 66,03% (70,52% nel 2014), Vigarano Mainarda al 67,06% (67,48% nel 2014), Fiscaglia a 68,04% (73,86 nel 2014), Lagosanto al 68,36% (75,33% nel 2014) e Copparo al 69,90% (71,89% nel 2014).
Nella ‘parte alta’ della classifica compaiono invece Argenta al 71,16% (74,01% nel 2014), Jolanda di Savoia al 71,36% (65,03% nel 2014), Ostellato al 71,57% (71,25% nel 2014), Poggio Renatico al 72,00% (5,65% nel 2014), Riva del Po al 72,21%, Tresignana al 72,71%, Ferrara al 73,00% (70,69% nel 2014), Voghiera al 74,39% (76,75% nel 2014) e Masi Torello al 78,40% (76,76% nel 2014).
Articolo in aggiornamento