Attualità
19 Maggio 2019
Protesta per la lenzuolata in Cavour. Gruppo Gad: "Più censore del leghista, abbiamo un amministratore di condominio"

Anche a Ferrara gli striscioni anti Salvini e in un condominio scoppia la polemica

di Elisa Fornasini | 3 min

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Decine di lenzuola appese alle finestre e ai balconi, non per asciugarsi ma per protestare contro Matteo Salvini. È già stato battezzato “il popolo degli striscioni” e tra i suoi membri vede anche alcuni ferraresi che hanno aderito all’iniziativa #Salvinitoglianchequesti lanciata dai Sentinelli di Milano in occasione della visita del ministro dell’Interno nel capoluogo lombardo per l’incontro di sabato con i sovranisti europei.

Mentre il vicepremier leghista teneva il suo comizio in piazza Duomo, anche alle finestre delle case estensi sventolavano alcuni striscioni anti-Salvini in risposta all’appello di Gad Ferrara – Gruppo Anti Discriminazioni contro la “censura salviniana che si è spinta perfino a rimuovere in maniera arbitraria striscioni su balconi privati”.

Si va dal classico “Salvini togli anche questi” esposto in viale Cavour all’installazione su più piani “Prima le persone e dopo i 49 milioni” in via Ortigara, dal motto “Restiamo umani” in via Boccaleone alla provocazione “Censura anche questo” in via Saraceno, dal “No alla politica dell’odio” mostrato in via Madama a “Gli altri siamo noi” in via Parini/via Leopardi, dai “Porti aperti, menti aperte” in via Centoversuri, alle mani di cartone su un lenzuolo blu, a indicare le decine di migliaia di persone affogate nel Mediterraneo in via Vignatagliata, fino alle citazioni di De André “Per quanto vi crediate assolti siete per sempre coinvolti” in Porta D’Amore.

La lenzuolata sembra trascinare con sé qualche panno sporco. Come successo a Raffaella Pelizzari che ha rischiato dei guai per lo striscione “Salvini togli anche questi” esposto dal condominio al civico 87 di Cavour.

“Ci sono arrivate minacce dall’amministratore del condominio dicendo di toglierlo immediatamente perché rovina il decoro del palazzo e che se vogliamo manifestare le nostre idee dobbiamo andare in piazza – racconta la donna -. Ha anche detto che ci manderà i carabinieri e noi abbiamo risposto che va benissimo così, andremo sui giornali e questo darà un sacco di visibilità alla cosa”.

Contattata da Estense.com, Pelizzari conferma quanto denunciato sui social: “Io e mio figlio di 8 anni, con cui ho realizzato la scritta per spiegargli il perché della vicenda, abbiamo esposto lo striscione alla mattina e al pomeriggio sono stata contattata dall’amministratore di condominio e dal proprietario di casa che, su segnalazione di una condomina, ci invitava con toni molto pesanti a rimuoverlo subito altrimenti avrebbe chiamato i carabinieri. Non sono arrivati, anche perché non c’è una legge che vieti la cosa, ma mi rammarica pensare che se avessi messo la bandiera della Spal sicuramente non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò. Altro che decoro…”.

E mentre si mormora di un imminente ritorno di Salvini in città – voce smentita da persone vicine alla Lega che non hanno ricevuto comunicazioni ufficiali in tal senso – il gruppo Gad esprime solidarietà e vicinanza alla Pelizzari: “Più censore di Salvini a Ferrara abbiamo vinto un amministratore di condominio! Ma siamo più libere e liberi di lui! Tieni duro e aggiornaci! Siamo tutte e tutti con te” e rilancia l’iniziativa nel caso di un nuovo comizio leghista: “A quanto pare Salvini tornerà a Ferrara nei prossimi giorni: continuate ad appendere cartelloni e striscioni dai vostri balconi in modo che al suo arrivo trovi la città ben agghindata”.

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