Cronaca
18 Maggio 2019
Un uomo di 66 anni condannato per non aver volontariamente restituito i beni mobili presenti in un appartamento al legittimo proprietario

Si aggiudica un’asta ma si appropria anche di beni non compresi nell’acquisto

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

La droga nel fazzoletto da naso sporco

La seconda persona è stata controllata in viale IV Novembre. Nascosta accuratamente all’interno di un fazzolettino sporco utilizzato per soffiarsi il naso, c'erano circa 5 grammi di hashish. Con sé aveva anche 480 euro in contanti. Per tale ragione l'uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

Presi dopo il furto, sono due minorenni

Nella mattinata di ieri (venerdì 19 aprile) la Polizia di Stato ha identificato e denunciato due minori colti in flagranza di reato dopo un furto compiuto all’interno di un esercizio commerciale a Ferrara

Si era tenuto la cucina, il mobilio nuovo del bagno, i dischi di vinile e altri beni mobili presenti nella casa aggiudicata all’asta per 80mila euro, ma che non erano ricompresi nell’acquisto. E non ha mai voluto né restituirli al legittimo proprietario, né pagarne il corrispettivo.

Per questo un uomo di 64 anni alla sbarra per appropriazione indebita è stato condannato dal giudice Costanza Perri a 6 mesi di arresto, 500 euro di multa e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 2mila euro a favore del querelante (difeso dall’avvocato Vittorio Zappaterra), oltre alle spese legali.

L’appartamento messo all’asta conteneva ancora alcuni beni per un valore di circa 20mila euro che erano rimasti nella proprietà di un 58enne che aveva subito una procedura di esecuzione immobiliare da parte di un istituto di credito. Tutto riportato nella perizia fatta eseguire dal custode delegato alla vendita e, come emerso durante l’istruttoria, segnalato al nuovo proprietario al momento della consegna delle chiavi.

Il verbale di consegna però, un modulo prestampato, riportava la dicitura che indicava l’immobile come libero da persone e da beni. Ed è su questa base che l’imputato ha risposto picche alla richiesta di restituzione da parte del 58enne, sostenendo sia che non ci fosse nulla, sia che non aveva alcun obbligo nei suoi confronti. La prima opzione smentita dalla sorella della parte offesa e da altri testi che avevano notato i beni appartenenti al fratelli accatastati nel garage (aperto); la seconda smentita dal custode (e dalla perizia da lui fatta eseguire) che ha spiegato come quella dicitura fosse dovuta al prestampato e di aver comunque avvisato il nuovo proprietario.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com