Attualità
13 Aprile 2019
Petizioni e proposte di deliberazione sono state semplificate, introdotto anche il "percorso partecipativo"

L’Urban Center da l’ok ai nuovi strumenti di partecipazione locale

di Ruggero Veronese | 3 min

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È terminata con la revisione del Regolamento sugli istituti di partecipazione popolare, l’attività di analisi e riprogettazione delle procedure e normative comunali sviluppata da “è Ferrara” Urban Center dal 2014 al 2019, azione che ha portato negli anni all’introduzione di nuove norme e strumenti nel tentativo di avvicinare amministrazione locale e cittadini.

Grazie ai cittadini e ai tecnici che hanno preso parte alle iniziative di consultazione pubblica “Ferrara mia” e “Officina dei Saperi” (oltre 2000 le presenze registrate, e oltre 20.000 quelle raggiunte online), si è riusciti a ottenere modifiche di riconosciuto rilievo nazionale sull’ uso collettivo libero e spontaneo dello spazio pubblico, dall’introduzione dell’articolo “Far Filò” – che ha eliminato ogni costo e procedura burocratica connessa all’occupazione di suolo pubblico per iniziative conviviali -, al riconoscimento dell’Arte di Strada o della possibilità di grigliare nelle aree verdi pubbliche.

Si è aperta la strada a nuove possibilità di uso e ripensamento collettivo delle aree verdi pubbliche da parte dei cittadini, associazioni e scuole, che hanno portato alla creazione e consolidamento di orti urbani condivisi, bibliotechine di vicinato, il ripristino e mantenimento di nuove aree boschive, aiuole e giardini in spazi pubblici, la sperimentazione di nuovi usi e arredi per favorire il gioco e l’attività di esplorazione all’area aperta dei bambini. Si è dotato il Comune di Ferrara di uno strumento giuridico per il riconoscimento delle comunità di pratiche locali attive nella cura e governo dei beni comuni, che ha avuto una sua prima ricaduta concreta nella creazione di una Rete autonoma di quei cittadini protagonisti di iniziative di partecipazione civica e che si riconoscono nei principi della Carta dei Beni Comuni, fondamento giuridico per le normative comunali in materia.

Dal 4 aprile 2019, è infine esecutiva una nuova versione del Regolamento sugli istituti di partecipazione, ossia quegli strumenti che i cittadini possono utilizzare per interagire con le decisioni dell’amministrazione locale, coerentemente con quanto previsto nello Statuto del Comune. Anche in questo caso la revisione è il frutto di un processo di analisi, ascolto e co-progettazione a più voci, che per quanto compresso nei tempi, è riuscito comunque ad ottenere importanti risultati.
Istanze, petizioni e proposte di deliberazione, strumenti base per elaborare richieste da presentare agli organi decisionali di Giunta e Consiglio, diventano effettivamente alla portata del cittadino. È stata eliminata la necessità dell’autenticazione della raccolta firme che può essere estesa a domiciliati e sedicenni. I promotori hanno 60 giorni di tempo per ricevere una risposta scritta tramite il Responsabile del Procedimento.

Sono stati rinnovati gli strumenti di consultazione pubblica che il Comune può utilizzare per raccogliere le opinioni dei cittadini per il miglioramento dei processi decisionali, in accordo con le normative regionali in materia e le linee guida nazionali. Tra questi è introdotto il “percorso partecipativo” nel rispetto dei principi della “Carta della Partecipazione”, e che grazie alla Legge Regionale 15/2018, può essere promosso dagli stessi cittadini. Per saperne di più vai alla pagina di riferimento “Istituti di partecipazione Popolare” sul sito del Comune di Ferrara.

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