Una manifestazione a Roma degli ‘azzerati’ Carife
Questa volta la pazienza dei risparmiatori ‘azzerati’ è davvero finita: “Prendiamo atto che ancora una volta le forze politiche al governo stanno facendo campagna elettorale sulla pelle dei risparmiatori e che non esiste alcuna volontà di risolvere il problema e di rendere operativo il Fondo Indennizzo Risparmiatori”. È un comunicato diretto, schietto e durissimo quello diffuso dall’associazione Risparmiatori Azzerati Carife, a dir poco amareggiati per l’ennesimo rinvio da parte del governo del decreto attuativo per gli indennizzi alle vittime dei crac bancari. Una delusione talmente evidente che oggi i risparmiatori dubitano (anche alla luce delle drammatiche previsioni di crescita del Pil rivelate, passate da +1,5 a +0,2 nel giro di appena tre mesi) che il governo abbia davvero intenzione di portare a termine le proprie promesse: “temiamo che i fondi siano già stati destinati ad altre attività”.
L’ENNESIMO RINVIO. Nelle ultime settimane il decreto attuativo che dovrebbe sbloccare il fondo di indennizzo da 1,5 miliardi è stato al centro di un duro braccio di ferro interno al governo (e in particolare tra il ministro alle finanze Giovanni Tria da una parte e il premier Giuseppe Conte e i suoi vice Salvini e Di Maio sul fronte opposto). Dopo essere stato annunciato e poi rinviato dal consiglio dei ministri della scorsa settimana, il nuovo vertice del governo di martedì pomeriggio sembrava finalmente l’occasione buona: sul tavolo dell’esecutivo c’era infatti l’approvazione del Def 2019 (Documento di Economia e Finanza). Ma al termine del consiglio dei ministri il governo va di nuovo in tilt: il ministero dell’economia pubblica un comunicato stampa in cui annuncia la pubblicazione del decreto. Ma il comunicato scompare dalla rete nel giro di qualche minuto: dal governo nessuna comunicazione ufficiale, ma dalle agenzie trapela la notizia che il decreto è nuovamente rinviato. Conte, Salvini e Di Maio non si presentano nella sala stampa dove attendono i giornalisti al termine di ogni consiglio dei ministri e nelle ore successive non scrivono più alcun annuncio sui social. In tema di risarcimenti agli azzerati vige in sostanza il silenzio stampa.
LA DELUSIONE DEI RISPARMIATORI. Questa è la situazione da cui scaturisce la rabbia degli azzerati, che ora ripercorrono le iniziative e gli incontri svolti “negli ultimi tre anni e mezzo” in attesa dell’azione del governo: “Abbiamo partecipato ormai a centinaia di incontri, dure trasferte a Roma e in varie città colpite dalla stessa vicenda a cura e a spese dei risparmiatori, tavoli tecnici, cabine di regia, commissioni, audizioni e assemblee con le istituzioni, la politica, tutta, le associazioni dei consumatori, ampiamente documentati dalla stampa nazionale e locale, alla quale va un grosso ringraziamento per la continua attenzione. Durante questi incontri abbiamo, a volte insieme ad altri movimenti ed associazioni, sollecitato, proposto, coadiuvato, con tutti i mezzi di nostra competenza le varie soluzioni che via via si sono presentate in questi lunghi e difficili anni, spesso da soli o aiutati da tecnici e legali che si sono resi disponibili sottraendo del tempo prezioso al loro lavoro. Una grande delusione sono stati i rapporti quasi inesistenti con Bper, la banca che è subentrata e che ha avuto in omaggio per 1 euro tutto il patrimonio di Carife – solo di patrimonio immobiliare circa 800 milioni – rendendo alla città una banca solida solo dopo un bagno di sangue dei risparmiatori retail”.
Nonostante gli sforzi dei risparmiatori e le promesse del governo, la situazione è però ancora in stallo e l’associazione dubita ormai della volontà del governo di risolvere il problema: “Ci stiamo ancora battendo, perchè ancora non ci sono risultati certi, in quanto lunedì 8 scorso sembrava che avessimo raggiunto un’intesa su una proposta del Premer Conte e del Ministro Tria, di indennizzo ai risparmiatori, che oggi leggiamo viene di nuovo messa in discussione con la falsa motivazione del mancato accordo con tutte le associazioni presenti a Palazzo Chigi: solo 2 su 19 hanno espresso opinioni discordanti ma comprensibili”.
Una delusione che oltre al piano nazionale investe anche la politica locale. Il giudizio dei risparmiatori è netto e non fa sconti: al di là delle dichiarazioni nessun partito o candidato in corsa alle prossime elezioni amministrative (“tantomeno chi vuole attribuirsi dei meriti”) si è realmente impegnato su questa vicenda: “A maggior ragione dopo queste notizie – affermano gli ‘azzerati’ – dobbiamo dire a gran voce a tutti i cittadini ferraresi che quello che abbiamo o non abbiamo ottenuto non è certo dovuto ad un impegno dei politici locali, ma sono frutto soprattutto della determinazione e della perseveranza dei risparmiatori. Non dobbiamo ringraziare nessun rappresentante locale della politica, nessun candidato, tantomeno chi si vuole attribuire dei meriti e che usa i risparmiatori azzerati solo per la propria campagna elettorale. I risparmiatori azzerati, anche questa volta, in maggio, sapranno ben indirizzare le loro idee ed il loro voto”.
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