Politica
27 Marzo 2019
Presentato il 'Pums', che descrive le nuove strategie per il trasporto nella città estense fino al 2030

Meno emissioni, più biciclette e mezzi ecologici: la giunta approva il piano per la mobilità sostenibile

di Ruggero Veronese | 3 min

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Ridurre le emissioni di gas inquinanti, aumentare la capillarità dei trasporti pubblici e delle piste ciclabili, estendere i confini delle aree pedonali e migliorare i collegamenti tra città e frazioni: sono questi gli obiettivi principali del Pums, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile approvato dalla giunta comunale e presentato in conferenza stampa dall’assessore Aldo Modonesi. Un piano che avrà una durata decennale (fino al 2030) e che nel cors degli ultimi mesi è stato sviluppato anche attraverso le proposte della cittadinanza e degli ‘stakeholder’ (portatori di interesse), come le agenzie per il trasporto e le associazioni di cittadini che si occupano di mobilità sostenibile.

Proprio da questi incontri sono state evidenziate le priorità dei cittadini coinvolti nel progetto, che hanno messo ai primi posti della graduatoria temi come qualità dell’aria e sicurezza stradale. Per entrambi gli obiettivi, la tattica di Modonesi ha un richiamo calcistico: “Dobbiamo passare dal 6-3-1 al 4-4-2”, afferma l’assessore. I numeri corrispondono alla distribuzione del trasporto a Ferrara: attualmente su 10 spostamenti, 6 vengono effettuati su automobili private, tre in bicicletta o a piedi e uno su mezzi pubblici. Il Pums si propone quindi di abbassare la quota delle automobili in circolazione, aumentando i movimenti in bicicletta, a piedi o su mezzi collettivi.

Ma veniamo allo strategie vere e proprie: secondo Modonesi le piste ciclabili sono già aumentate da 183 a 233 km durante il mandato della giunta, e l’obiettivo è incrementare di altri 50 km nei prossimi 10 anni, toccando in particolare le frazioni a sud e a est della città. Altra iniziativa già promossa in diverse occasioni dall’assessore riguarda il ‘pedibus’, ovvero il servizio di accompagnamento a scuola degli studenti attraverso comitive guidate da volontari. Per incentivare il trasporto pubblico Modonesi pensa poi all’estensione di diverse linee verso le periferie, da attuare con mezzi sempre meno inquinanti: elettrici in centro storico e ibridi fuori dalle mura.

Per quanto riguarda la mobilità ciclabile, uno dei principali progetti riguarda la creazione di una ‘velostazione’ nel piazzale della stazione dei treni, che faccia da ‘hub’ per turisti e ferraresi, oltre ad aumentare la diffusione dei punti per il bike sharing. L’obiettivo è di ‘pedonalizzare’ altre zone del centro storico e non solo (si pensa ad esempio alle vie dove sono presenti scuole e asili), oltre a creare delle ‘low emission zone’ in altre strade ordinarie, ovvero zonedove sarà ammessa la circolazione solo di automobili non inquinanti (dai diesel Euro 5 in poi, almeno nelle ipotesi attuali).

La presentazione del Pums è anche un’occasione per rilanciare la metro di superficie per collegare Ferrara all’ospedale di Cona: “Ci auguriamo che sia imminente la partenza del cantiere – afferma Modonesi – che avrà a Quartesana il capolinea, in modo che anche la zona est del Comune avrà un ulteriore elemento di collegamento”.

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