Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
Il tasso di affollamento del casa circondariale di Ferrara a luglio 2023 era del 145,5% ospitando 355 a fronte di una capienza di 244. Sono numeri forniti dall'annuale rapporto di Antigone che analizza la situazione delle carceri emiliano-romagnole
“Se le nostre vite non valgono noi scioperiamo”; “l’uomo violento non è malato, è il figlio sano del patriarcato”; “Pillon in nome del regresso”; “contro la violenza di genere noi abbiamo un piano”. Sono alcuni dei cori e degli striscioni che hanno animato lo “sciopero globale transfemminista” indetto per l’8 marzo da Non una di meno, in corteo dalla stazione alla piazza per unirsi al presidio di Udi, Cgil, Centro Donna Giustizia e Arcilesbica sul listone.
La sfilata in rosa ha toccato alcuni luoghi ‘simbolo’ della città estense, dai giardini del grattacielo a piazza Municipale, scelti come tappe per denunciare “tutte le forme di violenza fisica, psicologica ed economica che ancora vigono in questa società patriarcale: la situazione è peggiorata in un momento storico in cui le forze di destra minano i diritti acquisiti in anni di battaglie politiche e sociali”.
Di carne sul fuoco ce n’è tanta: disparità salariale, molestie sul lavoro, stalking, linguaggio sessista, aggressioni verbali e fisiche, obiezione di coscienza, sex workers. E ancora: razzismo, “perché le donne straniere subiscono doppiamente gli effetti del patriarcato e del decreto sicurezza”, femminicidi “che purtroppo non sono diminuiti, anzi” e forme più sottili degli atteggiamenti maschilisti, “che spesso sono invisibili ma che rappresentano la base dell’iceberg: ci sono ma non si vedono”.
Il tema caldo è la lotta contro il ddl Pillon – definito una “pillola di Medioevo” – accompagnato dagli attacchi alla 194. “A breve a Ferrara verrà discussa la mozione di Balboni” ricorda un’attivista, pronta a protestare in consiglio comunale come successo a Verona. “Potremmo rivisitare le ancelle con i personaggi della Gerusalemme liberata, dopo la figuraccia che il consigliere di Fratelli d’Italia ha fatto sulla tomba di Torquato Tasso”.
La festa della donna si è trasformata in una giornata di mobilitazione contro le discriminazioni che ha trovato il suo epicentro in piazza Trento e Trieste dove, tra distribuzione di mimose e consegna di volantini, si sono susseguite performance e letture.
Molti passanti sono rimasti incuriositi dalla mostra fotografica allestita dal Centro Donna Giustizia con la collaborazione di Arcigay, che immortala “volti di donne che hanno sacrificato la loro vita per i propri diritti, affiancate a ritratti di donne che semplicemente mettendoci la faccia portano avanti la stessa causa”.
A metterci la faccia sono anche gli studenti e studentesse della 2° D del liceo artistico Dosso Dossi che hanno impresso su carta le loro riflessioni sulle cinque parole chiave che accompagnano questa giornata: umane, diverse, unite, solidali, libere.
Uno slogan che lascia spazio alla creatività: “essere donna è libertà e orgoglio” scrive una bambina che da grande sarà una donna consapevole dei propri diritti e dell’importanza di riaffermali ogni giorno, e non solo l’8 marzo, per contribuire a una società più civile e giusta.
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