Politica
1 Marzo 2019
Alan Fabbri fiducioso in Bonisoli: "La volontà politica c'è". Ma Tagliani e Maisto attaccano: "False le parole del ministro: ci mostri in quale bilancio verranno stanziati"

Meis: dove sono finiti i soldi? Si accende lo scontro politico, ma dal ministero nessun impegno formale

di Ruggero Veronese | 5 min

Leggi anche

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre duecento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

Dal premierato alla libertà di stampa. Il 25 Aprile secondo Fabio Anselmo

Riforma del premierato, autonomia differenziata, tentativi di imbavagliare la stampa, aborto, aiuti all'Ucraina e conflitto in Palestina. Sono questi i temi principali su cui Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle elezioni comunali dell'8 e 9 giugno, si sofferma per celebrare la data del 25 aprile

Granchio blu. Mastacchi: “La Regione fa propria la nostra richiesta di un commissario straordinario”

"Finalmente anche la giunta regionale e il mondo dell'agricoltura fanno propria la richiesta che Rete Civica ha avanzato già un mese e mezzo fa, con una interrogazione ad hoc, circa la necessità di nominare un commissario per gestire l’emergenza granchio blu". Così il capogruppo di Rete Civica, Marco Mastacchi, commenta la lettera inviata al ministro Lollobrigida da parte del presidente Coldiretti Ettore Prandini

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

Un’elaborazione del quarto lotto del Meis, i ‘Libri della Torah’ in vetro e alluminio nella parte centrale del complesso

Che fine ha fatto lo stanziamento da 24,3 milioni di euro per l’ultimo lotto del Meis? Il giorno successivo all’allarme lanciato dal sindaco Tiziano Tagliani insieme agli assessori Massimo Maisto e Massimo Mezzetti, tra Ferrara e Roma circola ogni genere di ipotesi: da quelle più rassicuranti e filo-governative, che invitano alla calma e assicurano che lo stanziamento è soltanto rimandato, a quelle più scettiche e critiche che temono lunghi ritardi nel completamento del museo o addirittura una ‘amputazione’ del progetto iniziale.

Il ministro Alberto Bonisoli

Ipotesi che comunque, almeno finché il ministro Alberto Bonisoli non farà chiarezza attraverso atti o impegni ufficiali, sono destinate a rimanere tali. Le uniche dichiarazioni ufficiali di Bonisoli infatti si limitano a confermare la volontà politica di procedere al completamento del Meis, ma senza specificare in quali tempi e modi (e in particolare attraverso quale esercizio di bilancio) questo verrà attuato. “La decisione di rinviare il bando per l’ultimo lotto del museo è stata presa perché solo ora si stanno aprendo i cantieri per il secondo lotto – scrive il ministro alla cultura – e sarebbe stato impossibile mettere a gara anche il terzo e aprirlo prima del 2021. In quella data, infatti, scadono i finanziamenti che ci provengono dal Fondo per le politiche di sviluppo e coesione, e dunque i soldi sarebbero stati persi. C’è stato un grave ritardo per la complessità di intervento per i lavori del secondo lotto il cui iter progettuale è stato molto più lungo di quanto immaginato quando il museo della Shoah fu programmato. Voglio rassicurare tutti: i soldi ci sono e quando il museo avrà la sostenibilità per l’apertura di un nuovo cantiere saranno spesi”.

Una posizione ripresa anche dal sottosegretario del ministro, Lucia Borgonzoni, secondo cui “il secondo lotto doveva partire nel mese di settembre 2015 e invece, a causa del codice appalti che riformeremo, inizieranno ora. I fondi del terzo lotto non potevano essere gestiti con rinvii”.

Tagliani Maisto e Mezzetti in conferenza stampa

Dichiarazioni che secondo Tagliani e Maisto in realtà non risolvono minimamente il problema e che contengono un errore sostanziale: “Non è assolutamente vero che i soldi andavano spesi entro il 2021 per non perdere i finanziamenti – afferma Maisto -: quei soldi andavano impegnati, che è molto diverso. Il Meis è stato diviso in quattro lotti proprio perché in questo modo mentre un cantiere procede, si può preparare l’iter per quello successivo. Ma perchè questo accada l’ente deve avere una disponibilità finanziaria certa, quindi impegnare delle risorse a bilancio”. Se così non fosse, sottolinea Tagliani, “tra la fine di un cantiere e l’inizio di quello successivo potrebbero passare anche due anni di stasi. Quello che scrive Bonisoli non sta in piedi: non si è mai visto che in un’opera pubblica si completi un lotto prima di progettare e avviare l’iter per quello successivo. È proprio ora che stato assegnato il terzo lotto, e non dopo il 2021, che bisogna iniziare a lavorare per il quarto”.

Alan Fabbri

Chi invece abbraccia la tesi del ministro Bonisoli è il candidato sindaco della Lega Alan Fabbri, secondo cui “il ministro ha chiarito la volontà politica di procedere al completamento del Meis, ora chiederemo garanzie sul piano tecnico e mettere le questioni sulla giusta strada. Se ci sono stati errori formali da parte della direzione regionale del Mibac vorrà dire che i funzionari se ne prenderanno la responsabilità, ma da parte nostra e del governo c’è tutta la volontà di andare avanti. Trovo però di cattivo gusto puntare a questioni di carattere politico e a uno scontro col governo”.

Ma esistono allo stato attuale garanzie formali per l’attuazione del progetto? In questo caso Fabbri afferma che “anche noi vogliamo ricevere dei chiarimenti e sapere in quale esercizio di bilancio verrà inserito lo stanziamento, ma credo che si tratti di una domanda mal posta. La volontà politica del governo è molto chiara e se ci sono delle questioni legate a tempistiche e scadenze, verranno risolte attraverso le procedure di legge per far sì che i tempi tra un cantiere e l’altro non si allunghino: chiederemo garanzie in questo senso”.

Dichiarazioni di fiducia a parte, al momento non c’è ancora traccia di impegni e garanzie formali e i 24,3 milioni di euro per l’ultimo lotto del Meis rimangono nel limbo degli impegni e delle promesse politiche. E se da un lato Fabbri sembra fidarsi delle dichiarazioni di Bonisoli, Maisto sembra di tutt’altro avviso: “Se quei soldi ci sono, allora ci indichino quale delibera li prevede. Il Comune di Ferrara ha già impegnato tutte le risorse per le iniziative culturali da qui al 2021: chi verrà dopo di noi potrà anche modificare quei progetti, ma intanto i soldi sono stanziati e assicureranno una continuità alla prossima amministrazione. Allora io chiedo al ministro Bonisoli se esiste una voce di bilancio dove si possono reperire i 24 milioni per il Meis e in quale esercizio sono inseriti, come è buona regola in qualunque ente pubblico che fa programmazione. Perché non mi posso fidare delle rassicurazioni verbali di un governo che ci abbiamo già visto cambiare idea su molte questioni anche di carattere nazionale”.

Nel frattempo l’assessore regionale Massimo Mezzetti replica via social network a Fabbri, sostenendo che i 24,3 milioni al Meis sono stati effettivamente reindirizzati, almeno per quanto riguarda le risorse a bilancio per il 2019. La prova è una tabella del ‘Piano Stralcio Cultura e Turismo’ che indica la riassegnazione delle risorse previste per due interventi: uno all’Isola della Maddalena e il secondo, appunto, a Ferrara per il Meis, per un totale di 39,3 milioni di euro. “Essendo decorsi i tempi utili – sintetizza Mezzetti -, il Ministero stesso, dirotterà verso altri progetti, in avanzato stato dei lavori, le stesse risorse. Quindi, in sintesi, per colpa della sua stessa incapacità , il Ministero punisce il Meis e la città”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com