Portomaggiore. Si è presentato nella sede della Cna di Portomaggiore armato di un coltello a serramanico e per alcuni interminabili minuti ha tenuto ‘in ostaggio’ tre addette alla segreteria, minacciandole di morte e costringendole a non uscire dall’ufficio. È una vicenda dove l’allarme sociale si unisce al dramma personale quella che ha visto protagonista il 55enne ferrarese M.S., descritto dai testimoni come un uomo confuso e in preda a un cupo stato di disperazione economica ed esistenziale che lo ha spinto al suo folle gesto.

L’uomo non è un associato o ex associato alla Cna e non ha rapporti economici con l’associazione, ma nonostante ciò la vede insieme agli istituti di credito come una delle cause delle difficoltà economiche del territorio, oltre che proprie. E così lunedì mattina dopo essere entrato nella segreteria ha estratto il coltello dalla tasca e ha iniziato a minacciare le dipendenti, comprensibilmente terrorizzate davanti all’improvvisa irruzione.

Le segretarie sono comunque riuscite a telefonare e chiedere aiuto ai carabinieri, che si sono precipitati sul posto mentre il 55enne ha fatto cadere le minacce ed è scappato dal centro Cna, cercando di dileguarsi nelle strade circostanti dopo aver nascosto il coltello vicino a un cestino della spazzatura, che in seguito è stato ritrovato e sequestrato dai militari.

La fuga dell’uomo non è però durata molto: identificato dai testimoni e già noto alle forze dell’ordine, M.S. è stato raggiunto nel giro di pochi minuti dai carabinieri e si è lasciato arrestare senza opporre resistenza. Per lui è scattata anche una perquisizione personale e domiciliare che ha permesso di rinvenire e sequestrare anche uno spray al peperoncino (che l’uomo portava con sé nascosto tra gli abiti), una balestra e una katana dalla lama affilata. Il 55enne è stato portato nel carcere di via Arginone in attesa di giudizio.