Il municipio lacerato dal sisma del 2012 (archivio)
Terre del Reno. L’accusa è quella di aver effettuato una richiesta di fondi per la ricostruzione post-sisma da più di mezzo milione di euro nonostante l’immobile fosse già inagibile da prima di quel fatidico maggio 2012. Per questo tre persone sono alla sbarra con l’accusa di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Mercoledì mattina si è aperto il processo con l’udienza filtro davanti al giudice Vartan Giacomelli, che ha poi rinviato al 26 marzo per sentire i primi testimoni dell’accusa. Il Comune di Terre del Reno si è costituito parte civile tramite l’avvocato Carlo Bandiera.
Secondo quanto emerso in fase d’indagine, e che ovviamente andrà vagliato nel processo, i tre presentarono una domanda Mude per un immobile, nonostante ci fosse una dichiarazione di inagibilità precedente al sisma. Ne venne però fatta anche una in un momento successivo al terremoto, questo perché, con il grave danneggiamento del municipio di Sant’Agostino, non era più possibile accedere all’archivio. Solo dopo i funzionari addetti alle pratiche si resero conto della doppia dichiarazione, sconsigliando l’apertura della richiesta di contributi, che venne comunque fatta.
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