Attualità
30 Gennaio 2019
Martedì mattina incontro al Mef tra azzerati e il sottosegretario all'economia Alessio Villarosa. Da marzo dovrebbe scattare il countdown per presentare le domande

Carife. A breve il primo decreto rimborsi per gli azzerati

di Daniele Oppo | 3 min

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La conferma che sono inclusi gli azionisti di Carife in primis, ma anche che la procedura sarà molto semplificata e con la promessa che la Commissione Europea non metterà i bastoni tra le ruote. Insomma, notizie positive per gli azzerati Carife dall’incontro tra le varie associazioni di risparmiatori e di consumatori e il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa.

«Ci verrà inviata una bozza del decreto attuativo entro l’8 febbraio», spiega Katia Furegatti dei Risparmiatori azzerati Carife, che insieme a una nutrita delegazione ferrarese è stata a Roma martedì 29 gennaio. Con lei, per la sponda estense c’erano anche Maria Grazia Esposito e Stefano Tamisari; Milena Zaggia e Giovanna Mazzoni per il Movimento risparmio tradito; Marco Cappellari per gli Amici di Carife, insieme a Susanna Giuriati e l’avvocato Stefano Di Brindisi.

L’invio della bozza, a quanto pare, precederà di poco la sua formalizzazione: «Seguirà poi un secondo decreto entro fine marzo – aggiunge Cappellari – da cui partiranno i 180 giorni entro cui presentare l’istanza». Il tutto verrà gestito dal Consap, l’agenzia che si occupa dei depositi dormienti.

«Villarosa – spiega Furegatti – ha confermato che il decreto prevederà una domanda semplificata, che è sparito l’onere della prova della truffa a carico del risparmiatore, nonché del misselling. La domanda potrà essere compilata online e il risparmiatore dovrà indicare informazioni che riguardano la sua identità e i dati di detenzione dei titoli». «Si tratta di una grande vittoria delle nostre associazioni – spiega Cappellari -. Abbiamo combattuto una battaglia feroce affinché non ci fosse l’onere di provare la truffa e affinché non fosse un arbitro a gestire tutto, ma i rimborsi fossero automatici».

Villarosa ha dato agli azzerati anche la «certezza che non si tratta di aiuti di Stato, la linea del Governo è che non dobbiamo temere», anche se va rilevato che in materia è bene aspettare, non essendo la prima volta che i governi italiani cozzano con il parere dell’Ue. Altra rassicurazione, questa sì da prendere più a cuor leggero è che «contrariamente al terrorismo mediatico fatto da alcuni politici, anche ferraresi, i risparmiatori di Carife rientrano a tutti gli effetti tra chi avrà diritto all’indennizzo».

Ovviamente rimangono in piedi le previsioni della legge di bilancio, tra le quali i rimborsi al 95% per tutti gli obbligazionisti (che potranno raggiungere tale percentuale sommando anche quanto già ricevuto con altri meccanismi) e al 30% per gli azionisti, la cui quota, riporta ancora Furegatti avendo avuto conferma anche da Villarosa, «potrà aumentare in virtù del numero dei risparmiatori che verranno indennizzati». Inoltre «il 30% sul valore di acquisto delle azioni sarà integrato dalla rivalutazione degli interessi legali dal momento di acquisto fino alla data di erogazione dell’indennizzo». Notizia positiva anche per i vecchi e magari più sbadati azionisti: «Molti erano preoccupati perché non avevano più gli incartamenti, ma il sottosegretario ha confermato che sarà il Fitd ad attivarsi presso le banche».

Gli Isee bassi e le situazioni di disagio avranno priorità, ma il criterio sussidiario sarà quello dell’ordine cronologico nella presentazione delle domande. «È bene che i risparmiatori si preparino per tempo», ammonisce Cappellari che loda il Governo senza però abbassare la guardia: «Ci sembra che ci sia un ottimo ascolto da parte del Governo che sta lavorando su questo problema, le cose vanno avanti. Ovvio però che vigileremo fino a quando non arriveranno i bonifici».

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