Lettere al Direttore
25 Gennaio 2019

Bper chiude la filiale ad Ambrogio, ma il sindaco tace

di Ruggero Veronese | 3 min

È passato più di un mese da quella fresca mattina di dicembre in cui la stampa locale, sia cartacea che on line, comunicava l’intenzione da parte di Bper Banca di chiudere un certo numero di filiali sul territorio ferrarese; questo piano di chiusure fa seguito a quelle già effettuate alla fine del 2017 in occasione della fusione definitiva della povera vecchia Carife.

Il territorio colpito da queste manovre ha riguardato tutto il ferrarese in generale, sia il capoluogo che altri comuni e frazioni della provincia. Anche il copparese è già stato penalizzato e abbiamo letto che anche la filiale di Ambrogio è nell’elenco di quelle da chiudere. Il piano prevede che i rapporti siano trasferiti alla filiale di Jolanda di Savoia o a Copparo se i clienti preferiscono. Appare a tutti che si tratta di un enorme disagio creato alla popolazione di Ambrogio che per sua natura è formata da persone non più in giovanissima età che saranno obbligate ad andare fino a Jolanda o Copparo per poter usufruire di uno sportello bancario. Pensiamo sia alle persone che hanno ancora mobilità diretta oppure a quelle persone che sono assistite da badanti o aiuti vari; appare piuttosto difficoltoso e scomodo spostarsi: non tutti hanno la patente o l’auto per guidare ed inoltre vanno valutate la possibilità del freddo con strade ghiacciate, del caldo con temperature molto elevate, per non parlare della nebbia. Pensiamo alle attività più o meno grandi che si dovranno sobbarcare anche la perdita di tempo di recarsi alla nuova filiale (e magari di attendere anche in coda)… sappiamo che tempo equivale ad organizzazione e denaro … chi ripagherà poi questo ennesimo danno? La chiusura della banca rappresenta un impoverimento per tutto il paese!

Se sarà portata a termine – ad oggi ufficialmente la Bper non ha inviato alcuna comunicazione ufficiale alla clientela – la manvora prospettata porterà più probabilmente ad un esodo massiccio della clientela sul locale sportello della posta che però vede un solo addetto presente e che quindi sarà impossibile mantenere un servizio adeguato per la popolazione.

A fronte di tutto questo ci saremmo attesi una netta presa di posizione da parte del sindaco Rossi in difesa di Ambrogio, ci saremmo attesi un incontro chiarificatore con la direzione della banca per verificare eventuali possibilità diverse, che magari prevedano un presidio della banca a giorni alterni o almeno una presenza di qualche giorno alla settimana, o almeno la possibilità di installare un sistema evoluto di bancomat che preveda possibilità di prelevamenti, versamenti e pagamenti come presenti in altre piazze.

Insomma ci saremmo aspettati un normale e responsabile comportamento da parte di un organo istituzionale che si sarebbe dovuto fare portavoce del malcontento dei cittadini e che avrebbe dovuto provare ad instaurare con la direzione della banca un dialogo che avrebbe potuto rivelarsi proficuo per entrambe le parti… ed invece il nulla più assoluto… un silenzio assordante che rimbomba nelle nostre orecchie, specchio di una realtà ben diversa da come il Sindaco ed i suoi sostenitori la vorrebbero dipingere… eppure non mancano gli esempi di altri suoi colleghi che si sono impegnati attivamente e che hanno organizzato manifestazioni pubbliche di piazza per manifestare il loro dissenso di comunità verso la chiusura di sportelli bancari.

A due mesi dalla prevista chiusura del 22 marzo ancora non vi sono certezze: come detto ufficialmente Bper banca non ha mosso alcun passo; vogliamo sensibilizzare il Sindaco per avere un intervento da parte sua: la storia ci insegna che due mesi possono essere infiniti… coraggio Sindaco! Uno sforzo… uno degli ultimi.

Massimo Baraldi
Lega Nord Copparo

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