L’aveva annunciata, ora la presenta formalmente. Alessandro Balboni ha scritto l’interpellanza sugli “action bitters”, i superalcolici alcolici in bustina, provenienti dalla Nigeria, che sono stati ritrovati in Gad come segnalato dalle associazioni Insorgenti e Gad Sicura.
Secondo Balboni, la vendita di questi superalcolici “è stata facilmente ricondotta a un negozio etnico della zona Gad, già noto per aver disatteso regolamenti e ordinanze in passato”. Per il consigliere “è un fatto gravissimo che su tali buste di superalcolici non sia presente il marchio del Monopolio dello Stato, così come sono assenti il marchio CE e la denominazione del soggetto importatore”. L’interpellanza contiene però un errore – anche se poco rilevante – quando afferma che “I siti di riferimento della suddetta bevanda superalcolica risultano esclusivamente in lingua cinese, sebbene il paese di origine del prodotto parrebbe la Nigeria”. Nella realtà il sito del produttore – la International Distillers Limited (una costola della J&B) è totalmente in lingua inglese.
Balboni evidenzia come il basso costo – un euro a bustina secondo il consigliere – comporti un “ulteriore fattore di rischio per una zona già degradata […], unito all’alto tasso alcolico e all’apparente funzione eccitante sono tutti fattori che fanno sorgere preoccupazione”. Ancora, “il consumo di tale bevanda è da ritenersi un utile escamotage per aggirare l’ordinanza del sindaco, poiché viste le ridotte dimensioni e l’aspetto innocuo, che ricorda quello di un succo di frutta, tali sacche possono essere camuffate e trasportate semplicemente in tasca, avendo una capienza di 50 cl”.
Per questo Balboni chiede al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore Aldo Modonesi “se la situazione esposta sia già nota” e li interpella “per chiedere di agire tempestivamente sollecitando la Polizia Municipale e la Guardia di Finanza a condurre indagini sulla diffusione e la distribuzione di tali bevande superalcoliche in sacchetti di plastica che stanno prendendo piede in zona Gad”.
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