Cronaca
9 Gennaio 2019
I controlli della polizia sono scattati dopo che un ragazzo si è sentito male per aver bevuto una bottiglia di whisky con gli amici

Vende alcol a minori: licenza sospesa per la terza volta in un anno

di Ruggero Veronese | 2 min

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Tre sospensioni della licenza commerciale nel giro di appena tre mesi. È forse un vero e proprio record – in negativo – quello raggiunto da un cittadino bengalese residente a Ferrara, titolare di un minimarket in via Armari che è stato chiuso dopo i controlli effettuati dalla polizia di Stato, che hanno determinato anche una multa da 666 euro.

Le verifiche della polizia sull’attività del minimarket sono iniziate dopo che sabato 22 dicembre un ragazzo minorenne, è stato male a causa del troppo alcol durante lo ‘Student Party’ alla discoteca College, e dopo l’intervento sul posto degli agenti della questura è stato consegnato al padre. La polizia di Stato ha fatto quindi partire i controlli per capire dove il giovane avesse comprato da bere e quale attività lo avesse servito, violando le ordinanze contro la vendita di alcol a minori.

Gli agenti hanno così scoperto che il minorenne e i suoi amici – ascoltati in presenza dei genitori – avevano fatto una colletta per acquistare una bottiglia di whisky in un minimarket in via Armari, per poi berla lontani da occhi indiscreti in una piazzetta nei pressi di via Roversella. Dai controlli successivi è risultato che si trattava di un minimarket che appena due settimane prima, il 7 dicembre, aveva presentato attraverso uno studio professionale una nuova Scia (segnalazione certificata inizio attività) al Comune di Ferrara, indicando come nuovo gestore un cittadino bengalese già noto alla divisione amministrativa della questura.

Lo stesso negoziante infatti fino a pochi mesi prima era titolare della Scia relativa al minimarket in via Ariosto, dove aveva già subito due provvedimenti di chiusura da parte del questore (nel febbraio e giugno 2018), sempre per la vendita di alcolici a minorenni, provocando anche in quelle occasioni episodi di intossicazione. “In questo caso – si legge nella nota della questura -, il tentativo di eludere la reiterazione delle vendite illecite, circostanza che da la possibilità al Questore di applicare le restrizioni di cui al decreto di sicurezza del 2017 (cd. Decreto Minniti) non ha avuto gli effetti sperati dal vecchio gestore. È necessario che si comprenda che il provvedimento in questione viene adottato con riguardo alla tutela dei cittadini e della sicurezza in senso ampio, particolarmente rivolta ai minori giacchè l’abuso di alcol mette a serio rischio la loro vita, soprattutto quando l’assunzione di superalcolici avviene da parte di ragazzi di appena 15 o 16 anni”.

Il locale riaprirà solo dopo lunedì 8 aprile, terminati i 90 giorni di sospensione, mentre per il titolare dovrà pagare una multa di 666 euro, raddoppiata rispetto alle altre occasioni, vista la reiterazione dell’illecito.

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