Attualità
30 Novembre 2018
Castello Estense e Delta fanno da sfondo alla tavola di marzo. Desideri: "Prodotto editoriale ambito, per la prima volta a prova di contraffazione"

Carabinieri per la tutela del patrimonio Unesco, nel calendario c’è anche Ferrara

di Elisa Fornasini | 5 min

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“Siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale”. La vicinanza espressa dai carabinieri si concretizza nel tema del nuovo calendario dell’Arma dedicato ai 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e ai 50 anni dalla nascita dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco.

Una punta di orgoglio tutta ferrarese è che tra le tavole del calendario – “diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie” ricorda il comandante provinciale, colonnello Andrea Desideri, affiancato dal colonnello Marco De Martino e dal maggiore Fabrizio Gubbiotti – compare anche Ferrara.

Il Castello di Ferrara e il Delta del Po sullo sfondo del mese di marzo

Il Castello Estense e il Delta del Po, siti Unesco dal 1995, fanno infatti da sfondo all’operatore del reparto antiterrorismo Gis (Gruppo di Intervento Speciale) protagonista del mese di marzo. Ma la carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco – ben 54, primo Paese al mondo nella World Heritage list – come cornice per ripercorrere il percorso evolutivo dei carabinieri, non è l’unica novità del calendario 2019.

“La peculiarità del nostro prodotto editoriale è che per la prima volta è a prova di contraffazione, essendo prodotto su una speciale carta che contiene fibrille fluorescenti rosse e blu, i colori dell’Arma, rilevabili solo con i sistemi ultravioletti che ne garantiscono l’autenticità” spiega il comandante Desideri che guarda questo strumento come “gesto di prevenzione importante per evitare contraffazioni di un oggetto apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro ma acquistabile solo attraverso l’ente editoriale dell’Arma”.

Le tavole, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, raffigurano principalmente i volti perché “il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese, e quelli presenti nelle tavole stanno ben attenti a non invaderle, ma si fondono nell’insieme: se l’Italia è un quadro è un grande onore farle da cornice” è la presentazione fatta dal comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri a Roma, durante la cerimonia ufficiale alla presenza del ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli e del sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo.

Dall’illustrazione dell’agenda storica – incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura” – si passa all’analisi mese per mese del calendario storico. Si parte a gennaio dal volto di una donna del Comando Tutela Patrimonio Culturale che fa da sfondo alle immagini del centro storico di San Geminiano (sito Unesco dal 1990), dell’arte rupestre della Valle Camonica, della chiesa e del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci (siti Unesco dal 1980), di piazza del Duomo a Pisa (Sito Unesco dal 1987).

A febbraio lo sguardo attento di un carabiniere in pettorina simboleggia l’attività investigativa a Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto (Siti Unesco dal 1994), all’insediamento industriale Crespi d’Adda (Sito Unesco dal 1995), ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera (Sito Unesco dal 1993), al centro storico di Siena (Sito Unesco dal 1995).

Aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento 112,  rappresentato dal carabiniere della Radiomobile nel centro storico di Pienza (Sito Unesco dal 1996), al Palazzo reale del XVIII di Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio (Siti Unesco dal 1997), alla Costiera Amalfitana (Sito Unesco dal 1997) e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Siti Unesco dal 1997).

A maggio è il volto di un corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze che fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, a Modena: Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque Terre e Isole (tutti Siti Unesco dal 1997).

A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche a Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di Agrigento (Siti Unesco dal 1997). Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco centro storico di Napoli, centro storico di Firenze, Venezia e la sua Laguna, centro storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.

A luglio il volto determinato di un carabiniere paracadutista al centro storico di Urbino (Sito Unesco dal 1998), alle Isole Eolie (Sito Unesco dal 2000), al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Siti Unesco dal 1998), a Villa Adriana – Tivoli (Sito Unesco dal 1999).

Nel mese di agosto il volto di un giovane allievo carabiniere rappresenta la formazione e l’addestramento,associato ai siti Unesco di Villa d’Este – Tivoli (nella lista dal 2001), Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), delle città tardo barocche della Val di Noto – Sicilia sud orientale (dal 2002) e della Città di Verona (iscritta dal 2000).

L’atleta carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, rappresentato nei siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (iscritto dal 2006), la Val d’Orcia (iscritto dal 2004), Mantova e Sabbioneta (iscritti dal 2008), Siracusa (iscritta nel 2005). A ottobre il carabiniere della linea mobile fa da sfondo alle Dolomiti (Sito Unesco dal 2009), alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (Sito Unesco dal 2008), al Monte San Giorgio (Sito Unesco dal 2010) e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere” (Sito Unesco dal 2011).

A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un carabiniere forestale, associato ai siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana (iscritti dal 2013), dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato (iscritti dal 2014), dei Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (iscritto dal 2011) e del Monte Etna (iscritto dal 2013).

L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato il volto di una donna carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (iscritto dal 2005), le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (iscritto nel 2017), Ivrea, città industriale del XX secolo (iscritto nel 2018) e Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.

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