Cronaca
24 Novembre 2018
Misure cautelari più che raddoppiate negli ultimi tre anni contro i responsabili di maltrattamenti fisici o psicologici

Carabinieri in prima fila nella lotta alla violenza contro le donne: “Non bisogna avere paura di denunciare”

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

Il Centro Antidiscriminazione riapre con nuovi servizi

Il Centro, che dal suo avvio offre supporto legale, psicologico, lavorativo, orientamento ai servizi sociosanitari e all’autonomia abitativa, grazie al partenariato con il Centro Donna Giustizia e il Centro Ascolto Uomini Maltrattanti, ha integrato le proprie attività

Benessere nella terza età: torna il Cidas Silver Festival

C'è un tempo che si abita e un tempo che si racconta. Un tempo fatto di memoria, relazioni e cura, che può trasformarsi in benessere condiviso. È questo lo spirito che anima la seconda edizione del Cidas Silver Festival, in programma dal 18 al 20 settembre a Ferrara e Portomaggiore

Numeri e dati sui crimini fronteggiati, ma anche una lunga lista di iniziative, tecniche e modalità di approccio per contrastare in ogni forma di abuso di genere: si avvicina la Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne (domenica 25 novembre) e per l’Arma dei Carabinieri è il momento per tirare le somme sulla situazione nella provincia estense. E lo scenario descritto dal comandante provinciale Andrea Desideri vede grandi passi in avanti nella lotta contro il fenomeno: basti pensare che i provvedimenti cautelari verso mariti, parenti o conoscenti violenti sono più che raddoppiati dal 2016 al 2018.

Parliamo di situazioni spesso drammatiche, dove la prima e spesso più grande difficoltà sta nel portare alla luce e denunciare i casi di violenza (sia fisica che psicologica), spesso confinati tra le mura domestiche o in contesti privati. E proprio questo è uno dei punti su cui si sofferma maggiormente Desideri, che fa capire come la violenza sulle donne vada combattuta non solo attraverso leggi, azioni di repressione e provvedimenti della magistratura, ma anche con un lungo lavoro di sensibilizzazione culturale e instaurando e coltivando un rapporto con le vittime basato sull’empatia e la comprensione reciproca.

Da questo punto di vista le attività dei carabinieri di Ferrara sono numerose, sia a livello di gestione interna che per quanto riguarda le novità nazionali degli ultimi anni nel contrasto alla violenza di genere. “Recependo l’articolo 3 della Convenzione di Istanbul – afferma Desideri – l’Arma si è dotata di una struttura speciale con personale ad altissima specializzazione, presente in tutti i comandi provinciali”. Chiunque vuole segnalare casi di violenza può contattare il numero 1522 (del centro Anti Violenza e Stalking), oltre al 112 i cui operatori hanno ricevuto una formazione per occuparsi anche di situazioni delicate. Ma secondo Desideri la formazione riveste un ruolo fondamentale anche per il resto del corpo: “Presto inizieremo un addestramento ‘a cascata’ a partire dai nostri 38 comandanti delle stazioni locali, ai quali seguiranno i comandanti del nucleo operativo di compagnia e tutto il personale femminile che il comando provinciale ha a disposizione”. Il ruolo giocato dalle carabiniere può essere infatti decisivo secondo il colonnello: “Ormai rappresentano il 19% della nostra forza – afferma Desideri – e rappresentano una risorsa importantissima anche per quello che riguarda l’approccio con le vittime”.

Il resoconto degli ultimi anni descrive una situazione in costante evoluzione e molto varia a seconda dei reati: il totale dei reati perseguiti scende da 149 a 94 dal 2016 al 2018 e il calo maggiore è quello rappresentato dai reati persecutori (come lo stalking), scesi da 72 a 22. Si mantengono invece abbastanza costanti i maltrattamenti in famiglia (da 68 a 66) e le violenze sessuali (da 9 a 11). Nonostante il calo generale dei reati, sono cresciute le misure cautelari, segno di una maggiore efficacia nel contrasto al fenomeno, come i divieti di avvicinamento raddoppiati dal 2016 al 2018.

Il messaggio che torna più volte è però l’appello alle vittime e a chi è conoscenza di situazioni di violenza di far venire alla luce gli episodi: “In qualunque caso in cui ci può essere qualcosa da denunciare, il messaggio che la nostra istituzione vuol dare è di superare quel timore dei giudizi altrui e la paura di non essere creduti. Le donne possono contare sull’Arma e denuncia quanto accade è l’unico modo per iniziare a risolvere i problemi”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com