Attualità
20 Novembre 2018
Presentato l'opuscolo per rendere tutte le attività fruibili ai disabili e non solo. Modonesi: "Ferrara è all'avanguardia, fa bene alla città ed eleva il nostro livello di civiltà"

Accessibilità, arrivano le linee guida per il commercio: “Niente più alibi”

di Elisa Fornasini | 3 min

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Fare la spesa, prendere un caffè o comprare un abito sono semplici azioni quotidiane solo in una città ospitale e accessibile per tutti. È da questo assunto che sono nate a Ferrara le “linee guida per il commercio. Soluzioni per l’accessibilità” contenute in un pratico opuscolo realizzato dall’Ufficio Benessere Ambientale e condiviso con associazioni di categoria, ordini professionali e associazioni che tutelano i diritti dei disabili.

“Siamo orgogliosi di presentare un lavoro che in questi mesi ci ha permesso di elaborare soluzioni tecniche per un commercio accessibile – annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità Aldo Modonesi – perché avere strutture aperte alle persone con disabilità motoria, sensoriale e cognitiva ma anche agli anziani e alle famiglie con bambini piccoli, fa bene alla città ed eleva il nostro livello di civiltà“.

Un manuale che raccoglie sistemi pratici (si va dai parcheggi Cude alla segnaletica esterna, dall’inclinazione delle rampe alla posizione dei gradini fino ai servizi igienici fruibili da tutti) ma che soprattutto getta le basi per un cambio culturale con cui si approcciano questi temi. Un esempio? “A prescindere dalla destinazione d’uso, in qualsiasi edificio è essenziale realizzare servizi igienici accessibili. La soluzione del bagno esclusivo ultra accessoriato solo per gli ‘handicappati’ è poco logica e discriminante – si legge nell’opuscolo – , necessario quindi realizzare due bagni distinti per uomo e donna entrambi attrezzati”.

È un primo passo in un “percorso ancora lungo che vede Ferrara tra le città più all’avanguardia d’Italia” ricorda Modonesi, citando la classifica nazionale stilata nel 2017 da Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) che mette la città estense tra le città più accessibili insieme a Cremona, Torino e Siracusa, “rispetto alla classifica di Italia Oggi – puntualizza l’assessore – che non analizza questo indicatore fondamentale per la qualità della vita”.

A far nascere l’idea di questo ‘manuale di istruzioni’ sono state le “continue richieste di suggerimenti per rendere accessibili i locali aperti al pubblico, giunte negli ultimi tre anni dai tecnici all’ufficio Benessere” racconta Fausto Bertoncelli affiancato da Roberto Vitali che prendono a esempio via Contrari, “resa completamente accessibile ad eccezione di un negozio”, e che sollecitano l’inserimento di una specifica sull’accessibilità nella modulistica, “ma sono norme nazionali che noi non possiamo cambiare”.

È un “manuale di buonsenso che va oltre le norme” secondo Carlos Diana, rappresentante del Comitato ferrarese Area Disabili, per far sì “che sia un mondo più inclusivo per tutti” e per “togliere sempre più alibi a chi si nasconde dietro al fatto di non sapere”. Basta scusanti, insomma, anche perché “l’accessibilità non è un costo ma una opportunità per rivolgersi a un pubblico più ampio” assicurano i rappresentanti di Cna, Ascom e Confindustria che hanno collaborato al progetto insieme a Confesercenti, Confartigianato, agli ordini degli Architetti, Ingegneri, Periti Industriali e al collegio geometri.

“Questa operazione meritoria di accessibilità a tutto tondo è un atto di civiltà dovuto“, la chiosa dell’assessore al Commercio Roberto Serra, che “riguarda tutte le attività produttive – specifica Sara Aggio, responsabile dello sportello unico -: non solo bar e negozi ma anche banche, sale giochi e tutte le attività aperte al pubblico”, invitate a prendere visione della brochure disponibile qui.

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