Gestione illecita di rifiuti edili, denunciate cinque ditte ferraresi
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero
Un altro minore si è allontanato da una struttura di accoglienza e attualmente risulta irreperibile, così da avere attivato il piano persone scomparse della prefettura. Si tratta di Muhammad Said, nato in Pakistan il 20 settembre 2007, che pare abbia manifestato l'intenzione di raggiungere alcuni suoi parenti a Milano
Si conclude con una condanna a 16 anni da scontare agli arresti domiciliari il processo di primo grado per Lara Mazzoni, la donna di 45 anni che il 4 giugno del 2017 uccise con una coltellata fatale il compagno 39enne Mirko Barioni in seguito all’ennesimo litigio domestico. Nonostante la lunga arringa dell’avvocato difensore Fabio Anselmo, il tribunale ha respinto la tesi difensiva che considerava il delitto un omicidio preterintenzionale. La sentenza finale rispecchia invece alla lettera le richieste della procura: 24 anni di pena per omicidio volontario (ridotti a 16 per effetto del rito abbreviato), con l’aggravante della ‘minorata difesa’ di Barioni, che era sotto l’effetto dell’alcol quando fu ucciso.
In quella drammatica notte il litigio tra Mazzoni e il compagno scoppiò mentre tornavano nella loro abitazione ad Ambrogio in automobile, dopo una serata ai Lidi. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti la donna prese a schiaffi il compagno che ricambiò con insulti e minacce, e una volta arrivati a destinazione la lite si intensificò e Barioni arrivò a colpire a sua volta la donna. L’uomo fu ucciso poco dopo il ritorno a casa con tre coltellate alla schiena, una delle quali trapassò un polmone e l’aorta femorale.
Al processo erano presenti anche i genitori e i due fratelli di Barioni, assistiti come parte civile dall’avvocato Eugenio Gallerani, ai quali sono state riconosciute provvisionali da 70mila euro (per ciascun genitore) e 30mila euro (per ogni fratello), oltre ai danni che saranno quantificati in sede civile. Ma non c’è soddisfazione nelle parole di Gallerani: “Non si può essere soddisfatti di fronte alla morte di una persona, visto che Mirko Barioni è deceduto in una tragica notte. Riteniamo però che dal punto di vista processuale il giudice abbia giustamente ravvisato un omicidio volontario, sulla base degli elementi medico-legali, che dimostrano che Barioni fu colto di sorpresa. Rimane una vicenda assolutamente tragica, in cui ha perso la vita un uomo che aveva ancora gli anni migliori davanti a sé”.
Del tutto diversa la visione di Anselmo, che vede il processo di primo grado come l’inizio di una partita ancora tutta da giocare: “Si tratta del processo sulla tragica morte di un persona, non possiamo dimenticarlo, e in questa sede non ci aspettavamo nulla di diverso. Anche se la pena non è certamente alta, noi crediamo che Lara Mazzoni meriti una riduzione di pena più consistente. Ora attendiamo le motivazioni della sentenza e sono più ottimista per i prossimi gradi di giudizio, perché credo che la mia assistita meriti un futuro migliore”. Anche se naturalmente ogni discorso sul processo d’appello è prematuro, è legittimo ipotizzare che oltre a ribadire la tesi dell’omicidio preterintenzionale, la difesa punterà anche ad eliminare e per certi versi ribaltare l’aggravante sulla ‘minorata difesa’ di Barioni, dovuta al suo stato di alterazione alcolica.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com