Politica
19 Ottobre 2018
Zamorani e Giubelli lanciano due raccolte firme per progetti di partecipazione popolare: dal bilancio partecipato a una piattaforma per le votazioni online

Elezioni: Radicali e Più Europa puntano sull’assessore Fusari

di Ruggero Veronese | 3 min

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Mario Zamorani e Paolo Giubelli

Per migliorare la politica ferrarese è necessario rivoluzionare soprattutto i meccanismi di partecipazione ‘dal basso’ e gli strumenti democratici a disposizione della città. È questa la convinzione dei rappresentanti dei Radicali e di Più Europa, che da sabato inizieranno due nuove raccolte firme per lanciare in consiglio comunale una serie di proposte mirate a un maggior coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica. Mentre in conferenza stampa rivelano la propria preferenza come candidata sindaco del centrosinistra: l’assessore all’urbanistica Roberta Fusari, le cui quotazioni sono in crescita anche grazie all’operazione di riqualificazione del Palaspecchi e alle iniziative dell’Urban Center.

“In tutto il mondo occidentale in questo periodo – spiega il segretario dei Radicali di Ferrara, Paolo Niccolò Giubelli – il centrosinistra vive una fase di impasse, in cui non sembra in grado di rispondere alle critiche e si richiude in se stesso, accusando gli altri di essere dei barbari ma senza chiedersi come mai questo modello viene messo in crisi. E anche a livello locale, riteniamo che una delle ragioni di questo sia la sensazione diffusa tra la popolazione di non poter più incidere nelle scelte istituzionali”.

Ecco quindi le cinque idee che verranno messo in campo da Radicali e Più Europa: la principale (su cui si concentra una delle due raccolte di firme) riguarda la creazione di una piattaforma di votazione online, per dare ai ferraresi la possibilità di esprimersi e votare quando occorre prendere una decisione riguardo a una politica o un’opera pubblica. Le altre quattro sono riunite nella seconda raccolta firme: si tratta del bilancio partecipato (destinare una parte del bilancio alle proposte dei cittadini), l’apertura del consiglio comunale agli interventi del pubblico, l’organizzazione di dibattiti pubblici sulle questioni più rilevanti e di attualità e la creazione di piccoli e temporanei gruppi di cittadini, estratti a sorte, chiamati ad esprimersi sulle attività del consiglio comunale (un po’ come avviene con le giurie popolari americane, ma in un’ottica politica e non giudiziaria).

La raccolta firme partirà questo fine settimana (sabato e domenica pomeriggio) in piazza Trento Trieste e si tratta del primo passo di Radicali e Più Europa verso le prossime elezioni amministrative, che i due partiti puntano ad approcciare proprio in un’ottica di partecipazione ‘dal basso’ e lasciando in secondo piano, almeno per il momento, i discorsi su nomine, schieramenti e candidature. Ne dà comunque qualche anticipazione il coordinatore locale di Più Europa, Mario Zamorani, che pur senza fare troppe concessioni al Pd dichiara la propria lontananza dal centrodestra. “Il livello culturale e di autorevolezza della Lega è pari a quello del suo segretario comunale (Nicola Lodi, ndr), quindi disastroso – afferma Zamorani -. In questo momento è impossibile per noi, per motivi storici, politici e culturali, avere rapporti col centrodestra, ma per quanto riguarda una coalizione col centrosinistra, dipenderà dall’identikit del loro candidato sindaco. Per quanto ci riguarda, saremmo pronti a sostenere l’assessore Roberta Fusari, che ha prodotto una serie di iniziative belle e interessanti mostrando qualità umane, oltre che tecniche e politiche”.

Ma ogni ulteriore discorso in questo ambito secondo Zamorani è prematuro: “In questo contesto di scontri a bassa autorevolezza, preferiamo rivolgerci ai cittadini e puntare su nuove forme di partecipazione popolare, da inserire nello statuto del Comune”. Nel frattempo, per chi volesse scoprirne di più sulle proposte di Radicali e Più Europa, l’appuntamento è per sabato, dalle 16 in poi, in piazza Trento Trieste.

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