Comacchio
17 Ottobre 2018
I carabinieri sono intervenuti per sedare una lite di fronte a un albergo e si sono trovati di fronte alla donna che dava in escandescenza

Dà del bombarolo all’ex fidanzato, ma è solo ubriaca: condannata per resistenza

di Ruggero Veronese | 2 min

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Portomaggiore. Condannata a sei mesi per aver preso a pugni e calci un carabiniere, dopo aver accusato il proprio ex fidanzato di aver preparato un ordigno esplosivo. Si è conclusa davvero nel peggiore dei modi la giornata di bagordi per una 38enne originaria della Romania residente nel basso ferrarese, L.C.L., che lunedì pomeriggio è stata arrestata dai carabinieri di Comacchio dopo aver creato scompiglio all’esterno di un albergo di Portomaggiore.

I carabinieri sono intervenuti attorno alle 15:30 mentre era in corso una lite furiosa tra la 38enne e il proprio ex compagno e hanno cercato di riportare alla calma la donna, visibilmente ubriaca. Ma questa, invece di collaborare con gli agenti, ha cercato di mettere il proprio ex nei guai, raccontando ai carabinieri che l’uomo aveva preparato una vera e propria bomba e la custodiva all’interno dell’albergo.

Già scettici riguardo alla credibilità della donna, i militari hanno comunque deciso di verificare la segnalazione, che dopo una perquisizione all’interno della camera di albergo si è rivelata completamente inventata. Mentre i carabinieri eseguivano le identificazioni dei protagonisti della vicenda, la 38enne ha però definitivamente perso il controllo. E, in preda ai fumi dell’alcol, si è scagliata contro uno dei carabinieri tirando calci, pugni e sbattendogli uno sportello dell’automobile di servizio contro il gomito, oltre a urlare una serie di minacce e imprecazioni: “brutte m… marce, vi ammazzo, vi faccio saltare con una bomba”.

Il carabiniere aggredito se la caverà con una decina di giorni di prognosi, dopo essere riuscito insieme ai colleghi a immobilizzare la donna e a trasportarla nel carcere di Bologna, in attesa del processo per direttissima che si è tenuto ieri (16 ottobre) pomeriggio, che ha visto la condanna della 38enne a sei mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, senza sospensione condizionale della pena. Il difensore d’ufficio, Giovanni Sorgato, chiederà l’affidamento in prova ai servizi sociali per evitare il carcere per la propria assistita.

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