Paolo Paramucchi
Non si scompone molto Paolo Paramucchi, presidente della Holding Ferrara Servizi, l’azienda partecipata del Comune al centro di una dura iniziativa di Lega e Forza Italia. Per i due partiti di opposizione, infatti, la Holding avrebbe assunto una nuova dipendente a tempo determinato in violazione della legge Madia, che vietava tali azioni fino al 30 giugno di quest’anno, a meno – in sostanza – di non ricevere una deroga per motivi ben specifici, cosa che non è avvenuta. Ma per Paramucchi le obiezioni di Lega e Forza Italia si riassumono in un atto di “pura campagna elettorale, destituita di ogni veridicità”.
“Siamo tranquillissimi – afferma – le procedure sono state rispettate, ci siamo mossi all’interno delle normative esistenti”.
La questione, dal punto di vista della Holding, è in sostanza questa: è vero che l’azienda ha avviato le procedure pubbliche di selezione prima del 30 giugno, ad aprile, ma quella, appunto, era una selezione, non un’assunzione. “Fa fede il momento dell’assunzione”, afferma Paramucchi, “fino al 30 giugno non potevamo assumere, dopo sì e lo abbiamo fatto sulla base di necessità che avevamo individuato”.
Insomma, con il bando, la Holding stava mettendo le mani avanti per avere già in mano le competenze di cui abbisognava e portarle a casa’ finito il tempo del blocco delle assunzioni, come poi è avvenuto l’11 luglio.
La Holding stessa però sta valutando un possibile ‘contrattacco’, soprattutto per i contenuti di un video prodotto dalla Lega e che sta girando in rete -diffuso, ad esempio, dalla pagina Facebook di Nicola Lodi – in cui si fa riferimento all’esistenza di una lettera anonima che avrebbe annunciato il vincitore del bando, addirittura prima che il bando venisse pubblicato. “Vadano dalla magistratura – afferma Paramucchi -, noi abbiamo consegnato tutto il materiale ai nostri avvocati e stiamo valutando se ci sono gli estremi per tutelare la nostra immagine”
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